La Repubblica Napoli: Intervista a Ignazio Senatore sui DCA di Giuseppe Del Bello – 12-3-2019

12 Marzo 2019 | Di Ignazio Senatore
La Repubblica Napoli: Intervista a Ignazio Senatore sui DCA  di Giuseppe Del Bello – 12-3-2019
Interviste a Senatore
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Puntuale un anno sì e l’altro pure, arriva l’allarme anoressia. Stavolta l’occasione per siorinare dati e numeri è la giornata nazionale “Fiocchietto viola” che si celebra il 15 e che in Campania richiama all’attenzione di media e specialisti i disturbi  del comportamento alimentare.  In primis di anoressia mentale e bulimia, di cui rispettivamente soffre l’1,2 e l’1,9  per cento della popolazione tra i 13 e 19 anni. Nonostante la fascia giovanile risulti più colpita,  non ne sono esenti donne mature.

“L’anoressia mentale è la maggiore causa di morte dei pazienti psichiatrici. Fortuna che i media hanno ormai  abbandonato la bizzarra idea che tali patologie dipendessero dall’influenza della moda o dall’imitazione di certi modelli estetici, premette Ignazio Senatore, lo psichiatra della Federico II  che da anni studia e tratta  le problematiche correlate ai Dca.

Dottor Senatore, lei è stato chiamato come esperto della Commissione sanità del Senato a esprimersi su una particolare proposta di legge.

“Si, è il disegno in discussione che tende a colpire chi, con i siti Pro Ana e Pro Mia, suggerisce  ai pazienti come dimagrire e vomitare. Addirittura prevedendo l’arresto.

E qual è il suo parere?

“Ho semplicemente ricordato ai parlamentari che a crearli sono le stesse pazienti e che le problematiche legate ai disturbi alimentari non si risolvono, repressivamente, cancellando siti, ma realizzando strutture assistenziali.

In Campania come siamo messi?

“Al Policlinico dove ha sede il nostro centro (0817464248), dal 1995 ad oggi ho ricoverato circa duecento pazienti affette da DCA, senza contare quelle visitate in ambulatorio e prese in carico durante l’attività di gruppo con i loro familiari. Da qualche mese è in funzione a Salerno un reparto che ospita pazienti DCA.

Ma non è stata isitituita una rete ad hoc?

E questo è il punto, consta anche a me, ma incomprensibilmente, hanno escluso la Federico II. Più volte ho chiesto ai colleghi di confrontarci sui dati, ma hanno sempre declinato la proposta. Non vorrei sconfinare in sterili polemiche ma mi viene da pensare che questi colleghi disertano l’invito perché, forse, hanno la “rete” ma non il pallone e neppure i calciatori.

Secondo il campione di pazienti finora passato alla sua osservazione, quali sono secondo lei, gli elementi nuovi comparsi in questi ultimi anni?

Mettendo da parte i casi sempre più frequenti di donne di mezz’età che sviluppano tardivamente un disturbo alimentare, tre sono gli elementi di maggiore novità. Il fenomeno dell’ortoressia, che spinge i soggetti, anche maschi, all’ossessione per il cibo “biologico. In aumento sono i maschi vigoressici, soggetti che trascorrono ore in palestra alla ricerca di un’irraggiungibile perfezione corporea e, schiavi di un’alimentazione rigidissima, finiscono per ridursi ad uno stato di malnutrizione. Infine sono sempre più numerose quelle ragazze che dichiarano che il loro dimagrimento è conseguente ad una o più allergia alimentare. Il rischio è che la presunta allergia, diventi un alibi per la loro scelta anoressica.

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