Assolo di Massimo PIccolo

19 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
Assolo di Massimo PIccolo
Senatore giornalista
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Cinema e jazz, un connubio che ha sempre fatto centro sul grande schermo. Come non ricordare Il cantante di jazz, il primo film sonoro della storia del cinema? E che dire degli impareggiabili Bird, di Clint Eastwood,  Round midnight di Bertrand Tavernier, Accordi e disaccordi di Woody Allen,  Bix di Pupi Avati e di Mo’ better blues di Spike Lee?  Ed è proprio alla pellicola del ribelle regista afro-americano che sembra essersi maggiormente ispiratoMassimo Piccolo, regista nato a Pomigliano d’Arco, con un discreto curriculum teatrale alle spalle, all’esordio dietro la macchina da presa con il suo personalissimo Assolo, di cui è anche sceneggiatore. Protagonista della pellicola è Danny Sweet Caputo, giovane sassofonista che sta per esibirsi nel famosissimo Bluestone di New York. Vive per la musica ed il jazz è tutto per lui. Non a caso, nel corso della narrazione, spavaldamente, affermerà: Esiste qualcosa di più vero di  Cole Porter, Chet Baker, Stan Getz e Charlie Parker?” Prima della sua performance, una domanda gettata lì per caso, da un suo amico: “Ma la tua donna è in sala?”, farà scattare, in lui, ricordi rimossi, eventi, gesti e frasi seppellite nei meandri della sua memoria. In questo continuo oscillare tra presente e passato, Danny Sweet Caputo si perde, si smarrisce, si ritroverà a fare i conti con il proprio passato e sarà costretto ad incollare frammenti della propria esistenza. Ritroverà, (forse) nel finale, se stesso. Un film indipendente, ambizioso, prodotto dalla Moon Over, girato a basso costo a New York ed interpretato da giovani attori; Antonio De Matteo, (già comparso in Buongiorno notte e Bella Addormentata di Marco Bellocchio), Adriana Cardinale, Gaia D’Angelo, Zaira De Felice, Maddalena Stornaliuolo, Michele Busiello, Alessandra Esposito e Gianfranco Cercola. A rimarcare la spiccata matrice napoletana del film la presenza di Valentina Caniglia, come direttore della fotografia, di Francesca Palumbo come costumista e di Claudio Passilongo, come autore della colonna sonora. Assolo sarà in sala in 5 giugno. Ma l’infaticabile Massimo Piccolo è già al lavoro. Coadiuvato da Peppe Lanzetta, in sede di sceneggiatura, sta già lavorando a “E questo è quanto” il suo prossimo film, ispirato al successo teatrale “Sante, madonne e male femmine”, scritto con Agnese Palumbo ed autrice del volume ”101 donne che hanno fatto grande Napoli.” 

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 31 -5 –  2014

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