Ecco i fratelli Cannavale, produttori per amore

17 Novembre 2017 | Di Ignazio Senatore
Ecco i fratelli Cannavale, produttori per amore
Senatore giornalista
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Non solo Giuliano e Di Vaio. A Napoli tra i produttori cinematografici emergenti e di successo “un posto al sole” è occupato dai fratelli Alessandro ed Andrea Cannavale, fondatori della Run Comunicazione, che dominano il segmento medio-alto e giovanile.

Figli d’arte (il papà era l’indimenticato Enzo Cannavale, a teatro anche con Eduardo e impegnato come caratterista in vari film della secoda epoca d’oro, quelle commedie degli anni Settanta, approdando poi pure alla corte di Tornatore) i due fratelli hanno cominciato la loro carriera come pierre, organizzando  serate e feste a tema. Poi la folgorazione per il cinema, del resto con quel padre non mancavano della cultura, delle amicizie e degli affetti necessari alla nuova avventura.

Da ieri nelle sale “Il Vangelo secondo Mattei”, film duro e tagliente, da loro prodotto, diretto da Antonio Andrisani e Pascal Zullino, sulla controversa questione dell’estrazione del petrolio in Basilicata. Un film che rimanda a Pasolini e al cinema d’inchiesta alla Petri interpretato da Flavio Bucci.

In questi giorni poi sono iniziate anche le riprese di “San Valentino Stories”, prodotto dalla Run Comunication, scritto da Alessandro Siani, diretto da tra giovanissimi registi, Antonio Guerriero, Emanuele Palamara e Gennaro Scarpato, nelle sale 14 febbraio, proprio nel giono di San Valentino. Si tratta di un film ad episodi che conferma un’intesa sempre più stretta tra la casa di produzione dei fratelli Cannavale, Siani e la Cattleya di Riccardo Tozzi, con i quali collaborarono lo scorso anno per la commedia (con risvolti sociali)  “Troppo napoletano”, diretta da Gianluca Ansanelli.

Seppure il marchio di riconoscimento della Run Comunication sembra essere quella di film divertenti, a basso costo e con una spiccata attenzione alle vicende ambientate a Napoli, come testimoniano il divertentissimo “Ci devo pensare” di Francesco Albanese e successivamente il bel film ad episodi “Vieni a vivere a Napoli”, diretto da Guido Lombardi, Francesco Prisco ed Eduardo De Angelis, non va dimenticato che la prima produzione dei Cannavale fu quella di un film autoriale e d’atmosfera come “Nottetempo”, interpretato da Giorgio Pasotti e  Gianfelice Imparato, del 2014, diretto da Francesco Prisco, giovane regista napoletano.

Gli eclettici fratelli Cannavale meritano un plauso, non solo per aver rilanciato il Cinema Posillipo, (in particolare la vecchia e poetica sala dove un tempo si andava a vedere i film di seconda visione, dotati di coperta e cappellino), ma anche per aver fondato “La ribalta”, scuola di teatro, (altro amore di famiglia) con sede al Parco Margherita, spazio che qualche mese fa ospitò la rassegna “Le spalle di Totò”. Poteva bastare? No. L’ultima iniziativa, da veri innamorati della cultura, nella stessa sede di Chiaia, è l’evocativa Libreria del cinema e del teatro, che i Cannavale hanno messo su, partendo dalla (completissima) biblioteca di papà Enzo.

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno – 17-11- 2017

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