I miei problemi con le donne di Blake Edwards – USA- 1983

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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David Fowler (Burt Reynolds), scultore americano, muore in un tragico incidente d’auto. La voce fuori campo è quella di Marianne (Julie Andrews), la psicoanalista che l’aveva in cura. Un flashback ci riporta indietro nel tempo alla scoperta di questo insolito seduttore che, alterna periodi di relativo benessere a crisi d’ansia e a stati depressivi. Nel corso delle sedute l’artista rievoca le sue “succose” ma insoddisfacenti avventure sessuali (minate spesso dalla sua impotenza) e strutturate per lo più come avventure fugaci e senza grossi sviluppi emotivi. Man mano che la terapia prosegue, David recalcitra, non ce la fa più a stare sul lettino e riesce a darsi pace solo quando, nel corso di una seduta, complice una scossa di terremoto, grazie ad un gioco di rifrazione, riesce a vedere le cosce della sua analista (sic!). Com’è prevedibile, dopo le iniziali resistenze, il focoso seduttore, spezza il cuore alla sua analista.

Insipido remake dello splendido “L’uomo che amava le donne “di Francois Truffaut. Edwards, rispetto al testo originale, opera una serie di novità; ambienta la vicenda in America, infarcisce la trama con dei riferimenti all’infanzia del protagonista e fa vestire i panni di Bertand (il romantico scrittore, raffinato cantore dell’amore) a David (uno scultore rozzo, provinciale, un finto macho tutto muscoli e niente cervello). Nonostante la supervisione effettuata da Milton Wexley (l’analista di Edwards, che ne firma anche la sceneggiatura) la messa in scena del trattamento analitico è poco convincente e gli interventi che l’analista rifila al povero paziente, prevedibili e scontati.  Kim Basinger giovanissima interpreta Louise, una delle amanti di David.