Ignazio Senatore intervista Peter Greenaway: l’alfabeto di Greenaway narrato dalla moglie

5 Luglio 2018 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Peter Greenaway: l’alfabeto di Greenaway narrato dalla moglie
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Regista, documentarista,  pittore, video-artista, autore di diverse opere esposte in tutto il mondo, non ultima quella che si potrà ammirare nella stazione di Chiaia della Linea 6 della Metropolitana di Napoli, Peter Greenaway è ospite della XVI° Edizione dell’Ischia Film Festival.

Noto per le sue polemiche affermazioni, il regista gallese, autore de “I misteri del giardino di Compton House”, “Lo Zoo di Venere”, Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante”, “Il ventre dell’architetto” e “I racconti del cuscino”, ha vinto l’Ischia Film Award alla carriera al castello Aragonese dove ha dichiarato:

Lavoro nel cinema da quarant’anni e ho girato più di 60 film, in ogni tipo di formato, e ho lavorato con centinaia di persone. Sono molto critico nei confronti dell’arte cinematografica, non sono mai stato convinto che fosse rivoluzionaria come si pensava all’inizio del 20° secolo. È sempre difficile trovare finanziamenti per fare cinema, ma sono stato fortunato ultimamente. Sto lavorando a un film che mi ha occupato l’ultimo anno e mezzo e che tra tre settimane sarà pronto per il montaggio e finito per la primavera del 2019.

La moglie, la videoartista tedesca Saskia Boddeke, gli ha dedicato un toccante documentario “The Greenaway Alphabet”, presto sugli schermi italiani. Un ritratto privato, un atto d’amore, come lei ha dichiarato,

Nato come un’eredità per nostra figlia. Lo avevo cominciato quando lei aveva cinque  anni. Vedevo già un rapporto molto forte tra figlia e padre, e avevo pensato di filmarlo, ma poi il progetto è rimasto nel cassetto per dieci anni, perché non ho trovato una produzione. Non l’ho pensato per il pubblico, ma per mia figlia, che ha un padre già in età avanzata, per lasciarle un documento su di lui e sulla loro relazione. Chi spera di trovarvi qualcosa sul Greenaway artista resterà deluso, ma può scoprire il Peter uomo e padre”.

L’IFF, diretto da Sebastiano Messina e Boris Sollazzo, prosegue oggi con Carlo Verdone, ospite d’onore della giornata. Il regista e attore romano sarà al Castello Aragonese, in Piazza delle Armi, alle 20.45, protagonista di “Parliamo di cinema” con Nicola Guaglianone.  A seguire la proiezione di “Benedetta follia”. Gli altri ospiti del format stasera saranno Daniele Vicari, Milena Mancini e la Basilicata Film Commission.

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno – 5-7-2018

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