“Je so’ Pazzo Festival 2017. Potere al Popolo”

7 Settembre 2017 | Di Ignazio Senatore
“Je so’ Pazzo Festival 2017. Potere al Popolo”
Senatore giornalista
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Concerti, teatro, proiezioni, cibo, mostre, stand e dibattiti. Un programma ricco quello della 2° Edizione de “Je so’ Pazzo Festival 2017. Potere al Popolo”,  completamente autofinanziato, che si terrà a Napoli da oggi fino a domenica prossima presso l’Ex OPG di Materdei. Si inizia oggi pomeriggio un dibattito sul tema “Lavoro e letteratura” con gli scrittori Wu Ming, Alberto Prunetti, Simona Baldanzi, il collettivo di operai Metalmente e della giornalista e ricercatrice Marta Fana. A seguire un reading teatrale e musicale, a cura degli attori del Teatro Popolare. Domani incontro-dibattito sul delicato tema “Guerra, immigrazione ed accoglienza”, con gli interventi di Giorgia Girometti di Medici Senza Frontiere, Aboubakar Soumahoro della Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo, Gennaro Avallone ed i rifugiati dei CAS della provincia di Napoli. In serata (ore 20.30) l’anteprima nazionale del docufilm “Je so’ pazzo” di Andrea Canova. Il giovane regista ripercorre, infatti, la storia dell’Ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario, inagibile nel 2008 ed “occupato”, dopo sette anni di abbandono istituzionale, da un gruppo di giovani che lo hanno trasformato in un luogo pulsante di idee e di proposte, aperto al territorio. A seguire il concerto del cantautore Maldestro, premiato dalla critica all’ultimo Festival di Sanremo, che presenterà il suo disco “I Muri di Berlino”, preceduto dall’Uanema Orchestra.

 “Io sogno che gli O.P.G. scompaiano” dichiara l’ex internato Michele Fragna, protagonista del docufilm ed a trentanove anni dall’approvazione della legge Basaglia, che sancì la chiusura dei manicomi ed a circa tre anni  dall’applicazione della legge n.81, che ha decretato la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la loro sostituzione con le REMS, il suo desiderio sembra essersi avverato. Fragna, ci propone, infatti, un commosso e dolente viaggio nella memoria, e ci conduce per mano all’interno di quel luogo freddo, anonimo ed inospitale che ha recluso negli anni migliaia di “pazzi”, ritenuti socialmente pericolosi.

Sabato si parlerà, invece, di “Europa, crisi economica e terrorismo”, con gli interventi di attivisti e di Elizabet Hayden e Mark Botenga,  esponenti della sinistra europea.

In serata il concerto di Francesco di Bella dei 24 Grana e dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Domenica mattina, in chiusura, assemblea con i movimenti territoriali NO TAV, NO TAP e Brigate di Solidarietà Attiva.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 7- 9- 2017

 

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