Ignazio Senatore intervista Marina Confalone: Luciano si oppose al taglio del monologo della lavatrice in “Così parlò Bellavista”

19 Luglio 2019 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Marina Confalone: Luciano si oppose al taglio del monologo della lavatrice in “Così parlò Bellavista”
Ignazio Senatore Intervista...
0

Luciano lascia un grande e profondo vuoto culturale nella nostra città. Senza di lui sarei ancora tra le fila di tante attrici sconosciute“.

Chi parla è Marina Confalone, una delle attrici simbolo della cinematografia di Luciano De Crescenzo, napoletano di Santa Lucia, tombeur de femmes (note la sue relazioni con Isabella Rossellini ed altre attrici famose), nato nello stesso palazzo di Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer.

Quante emozioni?

In questi momenti è difficile esprimere quello che sento, prosegue commossa l’attrice. L’ultima volta che l’ho incontrato è stato due anni fa ad Ischia, ma la sua mente era già annebbiata, non era molto lucido, e non so neanche se mi abbia riconosciuta”.

Chi era Luciano De Crescenzo?

Luciano era una persona ricca e piena di qualità, dotato di una saggezza da vendere. Anche da un punto di vista artistico e cinematografico, era di un’intelligenza speciale. Sul set e mi faceva sentire protetta. Ed è importante per un’attrice sapere che, oltre la macchina da presa, c’è lo sguardo di ammirazione del regista. Ti aiutava a dare il massimo.

Cioé?

Sul set poi l’atmosfera era sempre serena. Grazie a lui nel 1985 fu premiata come “migliore attrice non protagonista” con il David di Donatello e con un Nastro d’Argento per la mia interpretazione in “Così parlò Bellavista”. Luciano mi ha sempre regalato tutti i suoi libri e li accompagnava con delle dediche speciali. Tra tante, quella che mi è rimasta più impressa, era “A Marina, che mi ricorda mia madre.

Ha altri ricordi?

Ha sempre avuto degli apprezzamenti gratificanti nei miei confronti e mi diceva sempre che ero “la migliore”. Ricordo, continua Confalone, che venne a vedere un mio spettacolo teatrale “La musica in fondo al mare”, assieme a Lina Wertmuller, dove interpretavo una sordomuta e rimanevo chiuso, assieme ad un altro sordomuto, per un week end in un magazzino. I dialoghi erano assenti. Ne fu entusiasta e mi riempì di complimenti.”

Ha qualche rammarico?

“Mi fa male dirlo, ma, credo, di non avergli restituito l’amore e l’affetto che provava per me, perché ero intimidita dalla sua ricca personalità. Gli sono riconoscente per la popolarità che mi ha dato e non tutti sanno che in “Così parlò Bellavista” la produzione voleva tagliare la famosa scena del mio monologo con la lavatrice. Secondo il loro parere, era recitata in un napoletano troppo dialettale. Luciano fu irremovibile e si batté come un leone perché quella scena non fosse tagliata. in grado di Un’altra sua dote incomparabile era che accettava serenamente le critiche; quando gli dissi che il suo ultimo film “Croce e delizia”, che girò a Parigi e nel quale interpretavo Rosa, non mi convinceva, mi disse che poi che avevo ragione.”

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno 19-7-2019

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi