“Smetto quando voglio 3″. Si chiude la trilogia di Sibilia

19 Novembre 2017 | Di Ignazio Senatore
“Smetto quando voglio 3″. Si chiude la trilogia di Sibilia
Senatore giornalista
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Non era mai capitato prima nel cinema italiano: un film programmato, sin dalla sua nascita, come una trilogia, al pari di una serie televisiva. A conferma dell’idea originale e divertente, concepita qualche anno fa da Sydney Sibilia, giovane regista salernitano, l’uscita nelle sale, il prossimo 30 novembre, di “Smetto quando voglio Ad Honorem”, ultimo capitolo di una sagra iniziata nel 2013 con “Smetto quando voglio” e proseguita lo scorso anno con “Smetto quando voglio – Masterclass”. La trama del film d’esordio, tutta spinta al paradosso, vedeva in campo dei disincantati ricercatori universitari che, avendo compreso che il Bel Paese non funziona secondo criteri meritocratici e che, per far carriera non contano né master, né pubblicazioni scientifiche, ma solo raccomandazioni di politici e prelati, decidono di sbarcare il lunario, immettendo sul mercato delle sostanze stupefacenti, assolutamente legali, frutto della loro esperienza di studi universitari e raggranellano in un lampo un botto di soldi. Un film sulle illusioni perdute di un gruppo di “bravi ragazzi” precari che, comprendono che per “svoltare” economicamente bisogna mandare all’aria etica, coscienza e sensi di colpa. Una commedia che fece subito centro al botteghino, anche grazie alle convincenti interpretazioni di un cast oleato alla perfezione; Edoardo Leo, Libero De Rienzo, Neri Marcorè, Paolo Calabresi, Pietro Sermonti, Stefano Fresi, Valerio Aprea, Sergio Solli e la splendida Valeria Solarino. Vinta la scommessa con pubblico e critica (il film fu infatti premiato con un Nastro d’argento e candidato ai David di Donatello in numerose categorie tra cui miglior film, regista esordiente, attore protagonista (Leo), non protagonista (Fresi, De Rienzo ed Aprea) e miglior sceneggiatura), Sibilia ha proseguito il cammino con il secondo e successivamente con il terzo capitolo della sagra, confermando il cast del film d’esordio, impreziosito dalla presenza di Luigi Lo Cascio, nel ruolo del “cattivo” di turno, Giampaolo Morelli e Greta Scarano ed arricchendo le trame con dei gustosi colpi di scena. Ma il giovane regista salernitano, che si è fatto le ossa come copywrighter a Milano e dirigendo poi degli spot pubblicitari e dei corti divertenti, ha già le idee chiare; terminato il tour di promozione del film, girerà un film ambientato a Napoli con attori partenopei.

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno il 19.11.2017

 

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