The Jackal, comicità grottesca nel segno della fantascienza

9 Novembre 2017 | Di Ignazio Senatore
The Jackal, comicità grottesca nel segno della fantascienza
Senatore giornalista
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“Noi Jackal, amando l’iperbole ed il genere fantascientifico, ci siamo chiesti: perché non estremizzare il problema e creare una storia dove un napoletano, da sempre in cerca di un’occupazione, pur di lavorare, è disposto a trasferirsi nello spazio?

Questa l’idea del film, (il primo)  dei Tha Jackal. “AFMV Addio fottuti musi verdi”, da oggi nelle sale, secondo uno dei componenti del collettivo, il regista del lungometraggio  Francesco Ebbasta.

“Naturalmente, racconta, non potevamo non ambientarlo nella nostra città, luogo ideale dove mescolare il comico ed il grottesco e, facendo il verso ai blockbuster del cinema di SF, presenti da sempre nel nostro DNA, abbiamo arricchito la vicenda, con astonavi, robot, raggi laser ed effetti speciali.”

La trama ruota, infatti, intorno a Ciro, grafico pubblicitario super qualificato, che lavora in una friggitoria, gestita dai cinesi. Dopo aver colezionato l’ennesimo rifiuto, spedisce il proprio curriculum nello spazio, certo che nessuno gli risponderà. Ed invece, gli alieni gli offrono una possibilità, che darà il via ad una serie di esplosivi colpi di scena.

Tra le dissacranti citazioni dei cult di fantascienza come “Alien”, “Armageddon”, “Il Quinto elemento”, “Star Wars” e la riproposizione ironica di alcuni stereotipi legati alla napoletanità, due i temi conduttori del film; l’amicizia che lega i personaggi principali, interpretati da Ciro Priello, Fabio Balsamo e Beatrice Arnera ed una riflessione filosofica, quasi sottotraccia; può una società superevoluta e dedita completamente al lavoro, fare a meno della creatività?

“AFMV, conclude il regista, ha una struttura narrativa autonoma ed originale, ma si rivolge anche e ai nostri fan, che si divertiranno nel ritrovare, sparse quà e là, le citazioni delle nostre webseries più famose. Piuttosto di pensare di andare via dalla nostra città, con questo film, abbiamo anche voluto suggerire a chi ha scelto di restarci, di reinventarsi e di mescolare insieme tradizione ed innovazione creativa. La nostra ricetta? Alieni e Pulcinella, fantascienza con sceneggiata e mandolino.”

Nel cast Fortunato Cerlino e Salvatore Esposito (rispettivamente Don Pietro e Genny Savastano di “Gomorra – La Serie), Simone Russo, Alfredo Felco, Roberto Zibetti e Gigi D’Alessio, definito dal regista “un grande professionista, che ha magnificamente giocato sul personaggio che gli abbiamo chiesto di interpretare”.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno 9.11.2017

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