Anima persa di Dino Risi – Italia – 1976– Durata 100′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Film sbadigliante, appesantito dalla decadente ambientazione veneziana che fa da cornice alla vicenda, Fabio Stolz (Vittorio Gassman), egocentrico affabulatore, vive con la moglie Elisa (Catherine Deneuve) in un vecchio e sepolcrale appartamento. A rompere la monotonia di quei giorni grigi l’arrivo di Tino (Danilo Mattei), un nipote adolescente, che li ha raggiunti a Venezia per prendere delle lezioni sull’arte. Di tanto in tanto si odono provenire dalla soffitta degli strani rumori. Tino vorrebbe andare a curiosare e, dopo mille pietose bugie, gli zii sono costretti ad ammettere che in soffitta vive Berto, il fratello di Fabio, ex insegnate di storie naturali, ormai roso dalla pazzia. Tino si traveste in detective e, dopo aver incollato i vari pezzi del puzzle, scopre che il fantomatico zio Berto altri non è che lo zio Fabio, affetto da una doppia personalità. Elisa, anche lei ormai corrosa dalla follia, è complice del suo delirio. Tratto dal romanzo di Giovanni Arpino.

Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni.