Francesco (Francesco Casale) è uno scrittore divenuto paralitico in seguito a un incidente automobilistico. Sua moglie Arabella (Tinì Cansini) è una donna tormentata che conduce una doppia vita: moglie tenera e devota di giorno, di notte assatanata di sesso. Un poliziotto e un fotografo, che volevano spifferare al marito di Arabella i suoi torbidi intrighi, sono uccisi e un ragazzo che aveva avuto con lei una bollente avventura erotica in un motel, evirato. Le indagini della polizia sono condotte dall’ispettrice Gina Falco (Valentina Visconti) alla sua amante Agnese racconta un terribile segreto: sua madre, una donna sessuofobica e disturbata, aveva evirato il padre. Una sera Arabella esce per una delle sue scorribande erotiche, ma è seguita da Francesco che le rivela che la paralisi di cui era affetto era fittizia. Mentre fa l’amore con lei, sopraggiunge sua madre Marta (Evelyn Stewart) che lo ammazza. In seguito allo shock, Arabella viene ricoverata sei mesi in una clinica per malati mentali; dimessa, riprenderà la vita gaudente che svolgeva prima.
Erotico che punta sulla presenza fisica della protagonista che si spoglia con disinvoltura e non disdegna di frequentare gli ambienti torbidi e cupi della prostituzione. Il film si apre con una frase, scritta su un muro con lo spray, che è già tutto un programma: “Il vizio non è peccato e l’onestà non conosce vergogna”. Dopo aver introdotto l’amore lesbico tra Gina ed Agnese, Massi cerca di rendere ancora più morbosa la vicenda rivelandoci che Francesco e Gina erano fratello e sorella, ma il suo tentativo di trasformare un film erotico in dramma psicologico naufraga miseramente.
Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.