Basta guardare il cielo (The Mighty) di Peter Chelsom– USA – 1998 – Durata 100’

21 Gennaio 2020 | Di Ignazio Senatore
Basta guardare il cielo (The Mighty) di Peter Chelsom– USA – 1998 – Durata 100’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
0

Cincinnati. Una baby-gang di bulli, soprannominata  “malvagi randagi” tiranneggia Kevin (Kieran Culkin), un ragazzino costretto da una rara malattia (il morbo di Morquio) a camminare con dei tutori e Max (Elden Henson), un gigante tredicenne intellettivamente rallentato. Kevin è un ragazzo sveglio ed è uno spirito libero e prova a ribellarsi alle angherie dei compagni di scuola; Max, chiuso ed introverso, preferisce non reagire ai loro stupidi scherzi e subire in silenzio. Una sera Max e Kevin sono al Luna Park e la solita banda di teppistelli li prende di mira e li deride chiamandoli Frankenstein ed Igor; i due scappano ma, per evitare di essere acciuffati, Max si carica sulle spalle Kevin e li semina. Ringalluzziti da quel successo, dopo aver rintuzzato, brillantemente, gli attacchi dei loro compagni di scuola, Max scarrozza per la città con Kevin sulle spalle; Max ha la forza e le gambe per permettergli di spostarsi da un posto all’altro della città; Kevin il coraggio, l’astuzia e l‘intraprendenza. Novelli cavalieri della Tavola Rotonda, diventano i paladini degli sventurati e degli oppressi e proprio quando Max  recupera fiducia in se stesso e si sblocca psicologicamente, Kevin muore.

Anche se lambisce i territori dell’handicap, Chelsom diserta lo zuccheroso melodramma, non scivola mai nel pietismo e nel sentimentale e, velandolo di un sottile ed impalpabile velo di malinconia, narra “solo”una tenera e disarmante favola che vede come protagonisti due giovani “esclusi”. “Non considerarla come un’amicizia, considerala come una società piuttosto. A me servono due gambe ed a te un cervello.” dice Kevin, in maniera secca e convincente a Max, nelle prime battute del film e, da quel momento in poi, la loro vita muta di colpo. Il film è un accorato inno all’amicizia e mostra il lento e graduale percorso di formazione di due bambini che, dopo aver fatto i conti con i propri limiti, con un pizzico di fantasia e di immaginazione, divenuti simbiotici e solidali, superano le difficoltà, ritrovano la fiducia in loro stessi, fino a formare un unico guerriero, da loro stessi soprannominato “il possente”. Il regista suddivide la vicenda in sette capitoli, come quelli che Max sta scrivendo nel suo libro e l’immagine di Max, gigante buono che incede per tutta la vicenda con l’amico paralitico sulle spalle resta negli occhi e nel cuore. Sullo sfondo il disastroso rapporto dei giovani protagonisti con i loro padri; quello di Kevin lo aveva abbandonato dopo aver scoperto che era malformato e quello di Max in carcere per aver ammazzato la moglie. Da segnalare dei piccoli ruoli di Harry Dean Stanton e Gena Rowlands, nei panni del nonno e della nonna di Max e quello di Sharon Stone, co-produttrice del film, in quello di Gwen, madre di Kevin. Brani di Sting e di Zucchero. Dal romanzo Freak the Mighty di Rodman Philbrick

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi