Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz – USA – 1950

22 Gennaio 2025 | Di Ignazio Senatore
Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz – USA – 1950
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
0

La giovane Eva Harrington (Anne Baxter), di modeste condizioni, ha una traboccante passione per il teatro ed è una fervida ammiratrice della famosa attrice Margo Channing (Bette Davis), al punto che assiste ogni sera al suo spettacolo teatrale.

Karen (Celeste Holm), moglie del drammaturgo Lloyd Richards (Hugh Marlowe) la nota e la presenta a Margo che, colpita dalla sua dall’aria semplice e genuina, decide di assumerla come assistente personale.

Margo è impeccabile e si prende amorevolmente cura di lei, ma la studia, annota ogni suo gesto, osserva come cammina, parla e veste. Margo arriva in ritardo a una prova e scopre che Eva, non solo sta recitando al posto suo, ma che Bill e Lloyd sono entusiasti della sua recitazione.

Con uno stratagemma, Karen fa in modo che Margo arrivi in ritardo alla prima del nuovo spettacolo teatrale. Eva, che conosce a memoria la parte, la sostituisce.

Addison De Witt (George Sanders), famoso critico teatrale, in un articolo, decanta le sue doti e la consacra come la nuova stella del teatro.

Disposta a tutto, pur di raggiungere il tanto sospirato successo, la cinica, astuta e ambiziosa Eva espugna anche il cuore di Lloyd, ma…

Con questo dramma agrodolce, ricco di humour, tratto dal racconto The Wisdom of Eve di Mary Orr, Mankiewicz apre il film con la scena di un premio prestigioso che Eva riceve dai maggiori critici teatrali.

Il regista newyorkese fa largo uso della voce fuori campo e, grazie a dei flashback e tre narratori, mescola sapientemente la vicenda che ruota intorno ad una spietata arrivista che, pur di raggiungere il successo, non si fa scrupolo di ingannare chi, fidandosi di lei, l’aveva accolta con affetto e generosità.

Anche Morge è descritta come una diva isterica e capricciosa che, con le sue bizze, mette a dura prova la pazienza del regista Bill Sampson (Gary Merrill),legato sentimentalmente a lei, e quella di Lloyd.

Mankiewicz usa il teatro come metafora per raccontare il disfacimento della società americana, funestata da persone bugiarde, sleali, ciniche e senza scrupoli, pronte a compiere qualsiasi bassezza, pur di scalare le vette del successo.

Anche se il teatro fa da sfondo alla vicenda, stranamente, il regista non mostra le attrici mentre recitano o sono impegnate nelle prove. Il film ha dei momenti di stasi e, a discapito della sua fruizione, giocano l’eccessiva lunghezza e la notevole verbosità dei dialoghi.

Sei premi Oscar; miglior film, regia, miglior attore non protagonista (George Sanders), miglior sceneggiatura non originale, miglior sonoro e miglior costumi. Premio Speciale della giuria alla regia e a Bette Davis, premiata quest’ultima anche con un Nastro d’argento.

Curiosità: il ruolo di Bette Davis era stato pensato inizialmente per Claudette Colbert. Particina di una giovanissima Marilyn Monroe nel ruolo di Miss Casswell, aspirante attrice.

Nel 1970 è stato proposto Applause, un musical teatrale con Lauren Bacall nel ruolo della protagonista.

 

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi