Gabriele Manietti a “OndeVisioni”

20 Settembre 2022 | Di Ignazio Senatore
Gabriele Manietti a “OndeVisioni”
Senatore giornalista
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E’ certamente uno dei registi più visionari della sua generazione. Con alle spalle “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Freaks Out”, due film già diventati di culto, Gabriele Mainetti è già un punto di riferimento non solo del pubblico giovanile, ma anche e soprattutto di quei cinefili che vedono in lui uno sperimentatore che cerca di svecchiare il paludoso panorama del cinema italiano. Ospite di “OndeVisioni”, rassegna che ha promosso a Procida, nell’ambito del programma della Capitale Italiana della Cultura 2022, Mainetti, romano, classe 1976, si è raccontato nel corso dell’evento, a cura di Daniele De Cicco e Gennaro Carillo, e ha rivelato di che girerà il prossimo film entro la fine di quest’anno. “In cantiere ho due film di genere, sulla scia di ‘Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out’. Dovrò decidere a quale dare la priorità, non è detto che non subentri un terzo. Film nel mio stile, faccio fatica a pensare a qualcos’altro. Perché racconto spesso storie di eroi? Perché quella dell’eroe è una figura simbolo: rappresenta chi riesce a guardarsi dentro, accettandosi per quel che si è. Solo così si può aiutare gli altri”. Nel corso di “OndeVisioni” riflettori anche sulla realtà virtuale con i lavori dell’iraniano Milad Tangshir, che racconta la vita dei detenuti in un carcere di Torino e a quello di  “Mono” di Chiara Troisi, sviluppato al Biennale College Cinema e presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia. Ad arricchire ancora di più la tre giorni procidana una serie di forum, aperti al pubblico, che hanno affrontato il tema “Immaginare futuri”, con la partecipazione di Riccardo Milanesi, Daniela Minuti, Carlo Rodomonti, Stefano Balassone, Aldo Schiavone, Giorgia Serughetti, Cristina Battocletti, Giuseppe Sansonna e Raffaele Alberto Ventura. Tra i film proiettati al Procida Hall, l’ultima perla di David Cronenberg:“Crimes of the Future” e gli intramontabili “Blade Runner” di Ridley Scott e “Metropolis” di Fritz Lang.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 20-9-2022

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