I fratelli Sisters (The Sisters brothers) di Jacques Audiard – Francia, Belgio, Romania, Spagna – 2018

15 Dicembre 2024 | Di Ignazio Senatore

Oregon, 1851. Charlie (Joaquin Phoenix) ed Eli Sisters (John C. Reilly), due fratelli, feroci pistoleri, sono assoldati dal Commodoro (Rutger Hauer) per tenere i contatti con John Morris (Jake Gyllenhaal) che è sulle tracce di Hermann Kermit Warm (Riz Ahmed), un cercatore d’oro.

Compito di Morris è quello di bloccare Warm e consegnarlo ai fratelli che devono farlo fuori.

Warm, infatti, è un chimico che ha scoperto una sostanza che, sciolta nell’acqua di un fiume, rivela la presenza dell’oro e sulla quale il Commodoro vuole mettere le mani. Morris è però rimasto abbagliato da Warm, un visionario che sogna una società egualitaria e democratica, e fugge con lui, cercando di depistare i Sisters.

Ma i due fratelli, dopo aver evitato una pericolosa imboscata ordita dall’insaziabile signora Mayfield (Rebecca Root) sono ormai sulle loro tracce. Morris e Warm li fanno prigionieri in un’imboscata. Ma a inseguirli ci sono gli uomini di Mayfield e…

Già dal gioco di parole presente nel titolo, s’intuisce che questo film di Audiard riserva delle piacevoli e inattese sorprese.

Il regista francese infatti, rispolvera il western e lo riscrive lasciando che la vera protagonista sia la “fratellanza”, termine inteso nel senso più esteso, non solo per la presenza di Eli e Charlie Sisters, ma soprattutto per il forte legame che unisce Morris e Warm.

Come ogni western che si rispetti Audiard pone da un lato “i cattivi” (gli spietati e sanguinari fratelli Sisters) e dall’altro i “buoni” (i romantici e idealisti Morris e Warm, che sognano una società egualitaria non più piegata al profitto e allo sfruttamento dell’uomo).

Ma, a ben vedere, anche Eli è un tenerone e, a differenza di Charlie, non si vanta degli uomini uccisi, né della cattiva reputazione acquisita.

Animo sensibile, ha scelto di stare al fianco del rissoso e ubriacone fratello (che in passato aveva ucciso il padre violento) per proteggerlo e cavarlo dagli impicci e, non a caso, dopo l’ennesima sparatoria, prova a convincerlo a mollare tutto e ad aprire un emporio.

In questo film di formazione non mancano i flashback che rimandano all’infanzia di Charlie e di Eli e delle scene insolite e divertenti per un western come quelle che riguardano la scoperta da parte di Eli dello spazzolino da denti e del dentifricio).

Fedele agli stilemi del genere non mancano gli inseguimenti, le notti intorno al fuoco, le cavalcate per i selvaggi territori del west e le sparatorie, filmate tutte con grande maestria.

Alcune scene sono romantiche (su tutte l’incontro di Eli con una prostituta), ma da incorniciare è la scena notturna della magica scoperta delle pepite d’oro.

Tratto dall’omonimo romanzo del canadese Patrick DeWitt. Leone d’argento per la migliore regia alla Mostra del Cinema di Venezia (2018). Costumi del premio Oscar Milena Canonero.

Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024

 

 

 

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