Ignazio Senatore intervista Frank Matano

3 Agosto 2018 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Frank Matano
Ignazio Senatore Intervista...
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Non ho programmato la mia carriera ed ho sempre cercato di lavorare sull’entusiasmo. Sono sempre molto concentrato sul lavoro, ma prendo anche tutto alla leggera.

Chi parla è Frank Matano, sul set a Salerno in Attenti al gorilla, ultima commedia del regista napoletano Luca Miniero (Incantesimo napoletano, Benvenuti al Sud, Benvenuti al Nord).

Interpreto Lorenzo, un avvocato fallito, che si batte per far chiudere uno zoo. Faccio questo per dimostrare a mia moglie, Cristiana Capotondi, che valgo qualcosa professionalmente. Il punto è che vinco la battaglia legale,  ma dovrò portarmi a casa il gorilla.”

Una scelta non casuale quella di Miniero che aveva già puntato sull’estro e sulla fantasia di Frank Matano con il “politically incorrect” Sono tornato, vicenda grottesca che ruotava intorno al personaggio di Andrea Canaletti, un giovane documentarista che s’imbatte in Benito Mussolini, ritornato magicamente sulla Terra.

Un film, prosegue Matano, molto intelligente che ha lasciato aperto negli spettatori molte interpretazioni. Credo che avrebbe avuto un minor impatto se fosse stato più ideologico.

Sul set salernitano con l’ex youtuber di Santa Maria Capua Vetere ci sono Ernesto Mahieux, Lillo Petrolo, Francesco Scianna,Diana Del Bufalo e Massimo Di Lorenzo. Le riprese dureranno circa 8 settimane.

Il film sarà distribuito da Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale dal 13 dicembre. Matano sarà anche il mattatore della serata di domenica 5, alle ore 21 (Via Macello 22) della X° Edizione degli Italian Movie Award.

Sono contento che verrà proiettato Tonno spiaggiato, il film d’esordio di Matteo Martinez. Ho scritto con lui la sceneggiatura e ci ho messo dentro battute divertenti e quello che avrebbe fatto ridere.

E’ raggiante Carlo Fumo, direttore artistico degli Italian Movie Award: “Questo festival nasce nella Valle del Sele e poi si é spostato a Pompei, per portare il cinema in un’area che non ha una sala cinematografica. Ogni giorno l’attenzione è concentrata su un ospite che incontra gli studenti del Master ed il pubblico, prima della proiezione di un film che lo vede protagonista. Il Festival, che non ha finanziamenti pubblici e vive solo di contributi di privati, a dicembre sbarcherà al Palais Center for Media di New York dove anche, grazie alla collaborazione con le Nazioni Unite, una rappresentanza di italiani all’estero voterà il miglior film, documentario e corto. Un festival cresciuto di anno in anno, che nei giorni scorsi ha premiato Giampaolo Morelli, gli Arteteca, Fabio Fulco, Massimiliano Gallo, che omaggerà stasera Carolina Crescentini e nei giorni successivi Eduardo Leo ed Alessandro Borghi.

 

Articolo pubblicato su il Corirere del Mezzogiorno il 3 .8-2018

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