Ignazio Senatore intervista Terry Gilliam

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“Con “The man who killed Don Quixote”, penso di aver realizzato il mio primo film western”.

Così Terry Gilliam ha commentato ieri la proiezione della sua ultima pellicola, presentata in anteprima nazionale alla XVI° Edizione dell’Ischia Global Film & Music Festival, ideata da Pascal Vicedomini, Il regista, autore dei memorabili “La leggenda del Re pescatore”, “L’esercito delle 12 scimmie” e “Paura e deliro a Las Vegas”, ha poi dichiarato:

“Il film ha avuto una lavorazione travagliata. Avevo iniziato a girarlo nell’89 e, successivamente nel 2000. Nel corso degli anni, ho approntato diverse sceneggiature, diverse da quelle pensate ai tempi di Johnny Depp, e cambiato gli attori del cast. A differenza di Orson Welles, che non è riuscito a portare a temine il progetto, sono  contento di avercela fatta e di aver raccolto, dopo anni di stasi, i soldi necessari per girarlo . Sono molto legato al personaggio di Don Chisciotte, un pazzo che ha una versione distorta della realtà, ma che si batte per aiutare deboli e oppressi, La difficoltà maggiore è stata quella di trasportare la storia dal ‘600 ai giorni nostri e con questo “film nel film”, ho voluto raccontare le vicende di un regista che vende l’anima al diavolo, girando spot pubblicitari. Dopo aver vestito, suo malgrado i panni di Sancho Pancia, inizia a credere nel mondo fantastico e visionario del leggendario cavaliere errante e ritrova finalmente, la creatività”

Il film, intepretato magistralmente da Adam Driver, Jonathan Price e Olga Kurylenko, sarà nelle sale in autunno

Articolo pubblicato sui l Corriere del Mezzogiorno il 21.7.2018