Invisibili con Massimiliano Gallo di Federico Di Cicilia al cinema

Senatore giornalista

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Ritorna in sala, dopo l’anteprima di qualche giorno fa “Invisibili”, film del regista avellinese Federico Di Cicilia. Peppino Caputo (Nicola Capobianco), giovane e talentuoso calciatore, soprannominato “Platini”, è figlio di Gerardo (Massimiliano Gallo), un camionista geloso e alcolizzato, abbandonato dalla moglie Angelina (Daniela De Vita), esasperata dai suoi continui tradimenti. Ad allenare il giovane talento, Carmando (Nello Mascia), un postino in pensione che fa credere di aver giocato in serie C e di conoscere i procuratori che contano. Gerardo spera che il figlio diventi un calciatore famoso e, dopo averlo allevato con il detto “Tre cose contano nella vita; le donne, il vino e i goal”, si rivolge, inutilmente, a Don Antonio (Renato Carpentieri), uno strano personaggio locale. Mai domo, Gerardo segnala il figlio a un talent scout e Peppino muove i primi passi in una squadra romana ma assaggerà l’amarezza di giornate spese in panchina e alla prima partita da titolare, é vittima di un grave infortunio. Coronerà i suoi sogni di gloria? Dopo il doc “Irpinia mon amour” (2015) e il suo film d’esordio “Un altro anno e poi cresco” (2021), Di Cicilia, ambienta la vicenda  nel 2003, in un paesino dell’Irpinia, e con una scrittura filmica elementare, ma venata da buone intenzioni, rimpolpa il filone italico che ruota intorno a dei giovani calciatori in erba (“Piede di Dio”, “La volta buona”…) che sperano di diventare dei campioni ma si scontrano con le mille difficoltà di uno sport che non fa sconti a nessuno. Con tocco agrodolce, il regista mostra le gesta calcistiche del giovane campioncino e condisce la trama con una tenera love story ma, a ben vedere, il fulcro della vicenda è l’insoddisfatto Gerardo che, nel successo del figlio, cerca (invano?) il proprio riscatto.

Articolo pubblicato su IlMezzogiorno 5-5- 2002