Il grande pittore Edouard Frenhofer (Michel Piccoli), dopo aver lasciato incompiuto il suo ultimo quadro “La bella scontrosa”, non dipinge da dieci anni e vive in una villa in compagnia della moglie Liz (Jane Birkin), sua ex modella.
Nicolas (David Bursztein), giovane pittore e grande ammiratore di Frenhofer nb, attraverso la mediazione di Balthazar Porbus (Gilles Arbona), un mercante d’arte, si reca con Marianne (Emmanuelle Béart), la fidanzata, nella villa del maestro e, segretamente, cova la speranza che possa riprendere a dipingere.
Porbus suggerisce a Edouard di provare a utilizzare Marianne come modella e, dopo qualche resistenza, il pittore accetta di ridipingere “La Bella scontrosa”. Marianne é furiosa, protesta, si ribella, e accusa Nicolas di averla usata, ma poi, affascinata da Edouard, accetta di posare nuda per lui.
Marianne é schiva, rigida e nervosa ed Edouard, dopo aver abbozzato qualche schizzo, abbandona il progetto.
Marianne, invece, é decisa ad andare fino in fondo e, se prima era soggiogata dal carisma di Edouard, inizia a muoversi liberamente nell’atelier e a donare se stessa al suo sguardo.
Non paga, gli apre il proprio cuore e gli confida segreti e paure. Liz, che trascorre le giornate impagliando uccelli, dapprima è contenta che il marito abbia ritrovato la vena creativa ma, dopo qualche giorno, diviene gelosa dell’intesa nata tra il marito e Marianne.
Il quadro è terminato, ma Edouard, avendo intuito che con la sua opera si è spinto troppo oltre, al punto di mettere a nudo l’anima di Marianne…
Liberamente tratto dal romanzo Il capolavoro sconosciuto di Honoré de Balzac, Rivette (Alto basso fragile, Storia di Marie e Julien, La duchessa di Langeais…) trasferisce le vicende dal XVII secolo ai giorni nostri.
La pellicola, colta e raffinata, ricca di preziose riflessioni sulla figura del pittore, é un piccolo gioiello.
Ma al di là dei dubbi evocati da Edouard in merito alle difficoltà per un’artista di creare un capolavoro, la vera originalità della trama è quella di sottolineare come, in luogo della centralità dell’artista come unico creatore dell’opera, la modella non solo è l’ispiratrice, ma addirittura la co-autrice di un dipinto.
In questo film, come prevedibile questa esperienza segnerà profondamente i due protagonisti;
Marianne, divenuta più forte e sicura di sé, lascerà l’infantile Nicolas e Edouard, abbandonerà per sempre l’idea di dipingere.
Il film è girato completamente nella villa del pittore e, sapientemente, Rivette alterna le lunghe sequenze che mostrano Edouard alle prese con Marianne, con dei siparietti tra Liz, Nicolas e Francoise, una ragazza che frequenta da tempo la loro villa.
Con astuzia Rivette non mostra La bella scontrosa dipinta da Frenhofer e avvolgendo il dipinto nel mistero, lascia l’amaro in bocca allo spettatore.
Premio Speciale Festival di Cannes. Cinque Nomination ai Cesar 1992: miglior attore (Michel Piccoli), miglior attrice (Emmanuelle Béart), miglior attrice non protagonista (Jane Birkin), miglior regista e miglior film.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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