La terza madre di Dario Argento – Italia – 2006 – Durata 98′

30 Maggio 2023 | Di Ignazio Senatore

Durante i lavori di scavo in un cimitero di Viterbo, degli operai trovano un’urna antica e la consegnano a monsignor Brusca che la invia a Michael Pierce (Adam James), esperto in esoterismo e direttore di un museo di Viterbo. Giselle (Coralina Cataldi-Tassoni) e Sarah Mandy (Asia Argento), giovane archeologa americana, aprono l’urna prima dell’arrivo di Michael scatenando così i demoni che massacrano e uccidono Giselle. Sarah racconta quanto accaduto al detective Enzo Marchi (Cristian Solimeno) che, non crede alla sua versione e decide di tenerla d’occhio. Intanto, Brusca è colpito da un ictus e un prete racconta a Michael che l’urna ritrovata causava morte e distruzione e che su di essa era inciso il nome del cavaliere Oscar de La Vallè, un uomo che due secoli prima si era offerto di portarla in Vaticano per evitare che continuasse a essere causa di sventure. Lungo il cammino però i bambini morivano, i raccolti bruciavano e interi paesi erano invasi dai lupi. Giunto a Viterbo, il cavaliere morì e fu seppellito con l’urna che conteneva una tunica dagli strani poteri e tre statuine, tra le quali una rappresentava una strega malvagia, nominata Mater Lachrimarum. Dei componenti di una setta demoniaca rapiscono Paul, il figlio di Michael, e gli lasciano una scritta su un muro di casa dove lo ingiungono a non indagare più sul mistero legato all’urna. Nel frattempo un’ondata di suicidi e di violenza efferata si abbatte sulla città. Michael va a Montefalco per parlare con Padre Johannes (Udo Kier), un importante esorcista e Sarah, non avendo più sue notizie, va alla sua ricerca. Lì incontra Marta (Valeria Cavalli), che le rivela che Elisa (Daria Nicolodi), sua madre, non era morta per un incidente d’auto ma perché, essendo una guaritrice, una strega bianca, aveva sfidato Madre Suspirorium, una delle tre streghe portatrice di morte, dolore e sciagure. Padre Johannes le racconta, inoltre, che la Madre Suspirorium si era stabilita a Friburgo, la Madre Tenebrarum a New York e la Mater Lacrimarum a Roma. A suo dire, le prime due streghe erano morte da tempo mentre Mater Lacrimarum, la più terribile delle tre, era ancora viva e lei era l’unica che avrebbe potuto fermare l’invasione delle streghe che giungevano da tutto il mondo. La scia di sangue si allunga sempre più; muoiono Padre Johannes, Marta, Michael e suo figlio. Sarah si rivolge allora a un vecchio alchimista (Philippe Leroy) che le suggerisce che l’unico modo per fermare la Mater Lacrimarum (Moran Atias) è quella di trovare la sua dimora. Sarah scopre che la strega si nasconde nelle catacombe delle fondamenta del Palazzo Varelli e, dopo aver bruciato la tunica rossa, depositaria del suo malefico potere, causa la sua morte e la distruzione del palazzo.

Con La terza madre, Argento torna alle sue origini e rispolvera le storie legate ad antiche leggende demoniache, mescolandole a storie di alchimia, stregonerie e sortilegi, nel rispetto dei più classici stilemi dell’horror. Ambientato totalmente in interni, tra catacombe, stanze museali e cripte, il film non è esente da scene splatter e il sangue scorre a fiume. Le uccisioni sono sempre efferate, il clima è costantemente cupo e senza speranza e muta solo nel finale. Argento si conferma un regista visionario attento più agli effetti visivi che allo script e allo scavo psicologico dei personaggi. Terzo capitolo della trilogia delle tre madri; Mater Suspiriorum, Mater Lachrimarum e Mater Tenebrarum Gli altri film della serie sono Suspiria e Inferno. Lee Wilson è candidato al David di Donatello per i migliori effetti speciali visivi.

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