La voce dell’amore (One true thing) di Carl Franklin – USA – 1998 – Durata 127’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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La giovane giornalista Ellen Golden (Renée Zellweger) torna a casa, nella piccola Langhorne, per festeggiare il compleanno del padre George (William Hurt) un apprezzato professore di letteratura ma scopre che la madre Kate (Meryl Streep) una donna vitale, considerata da tutti il faro della famiglia, è affetta da un male incurabile. Ellen mette da parte il lavoro e si prende cura di lei; George, emotivamente distante dal dramma che sta vivendo l’intera famiglia, continua, invece, a fare il galante con le studentesse che frequentano il suo corso. La figlia lo accusa di essere un individuo algido ed egoista e lui, dopo aver scoperto di essere uno scrittore mediocre, si attacca alla bottiglia. Kate soffre ogni giorno di più e chiede prima alla figlia e poi a George una “dolce morte”. In casa il clima si fa sempre più pesante ed irrespirabile perché tutti credono che George abbia esaudito il desiderio della moglie ma si scopre che la stessa Kate aveva assunto una dose non terapeutica di morfina. Sul finale Kate riallaccia il rapporto con il padre.

Affresco di un gruppo familiare scompaginato dalla malattia di uno dei propri cari che eccede nel più trito sentimentalismo. Il regista mostra senza pietà la devastazione che la malattia opera sul corpo di Kate ed, impietosamente, scava, spoglia le carni della protagonista fino a filmarla sul letto di morte. Poco convincente la contrapposizione tra la figlia che reagisce prendendosi cura amorevolmente della madre e George che, di fronte al dolore, sceglie la il distacco e la via di fuga. Dal romanzo One True Thing di Anne Quindlen, premio Pulitzer, adattato da Karen Corner. Globo d’Oro e nomination all’Oscar (1999) come migliore attrice per Meryl Streep.