Legami di famiglia di Jonathan Kaplan – USA – 1989 – Durata 112′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Lucy (Mary Stuart Masterson), parrucchiera diciassettenne, resta incinta.

Sam (Matt Dillon), il fidanzato, adolescente immaturo, non è capace di provvedere al nascituro e allora Lucy decide di farlo adottare da Linda (Glenn Close) e Michael Spector (James Woods), una coppia distinta e facoltosa che da anni cerca, invano, di avere un bambino.

Felici e festanti gli Spector pianificano tutto, comprano la culla ed allestiscono una deliziosa stanzetta per il bambino ma, quando Lucy partorisce il piccolo Andry, va in crisi. 

Nella vana speranza che si prendano cura di lei e del bambino, cerca rifugio e calore umano, prima da Sam e poi dai suoi genitori. Con la morte nel cuore, ritorna dagli Spector ed affida loro il bambino.

In questa pellicola, mai stucchevole e zuccherosa, il regista non scivola nel melò strappalacrime e contrappone, con garbo e leggerezza, due mondi diametralmente contrapposti; quello misero e disadorno di Lucy, una ragazzina costretta a fare i conti con la dura realtà nella quale è cresciuta  e a a dover rinunciare al bambino che ha tenuto in grembo perché nessuno le ha teso una mano e quello tutto nastrini e ninnoli dei ricchi e benestanti Spector.

Per un approfondimento sul tema si rimanda la volume di Ignazio Senatore “Fermi tutti sono incinta Cinema e gravidanza” – Falsopiano Edizioni – 2016