L’impossibilità di essere normale di Richard Rush – 1970

12 Giugno 2015 | Di Ignazio Senatore
L’impossibilità di essere normale di Richard Rush – 1970
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Harry Bailey (Elliot Gould), un vulcanico studente di un’università americana, è completamente al verde e non ha i soldi per pagare l’affitto e le tasse per gli esami. C’è aria di contestazione nelle università e gli studenti si battono contro l’intervento militare USA in Vietnam, per la liberazione sessuale e la liberalizzazione della droga. Ex leader della contestazione, Harry è sotto pressione anche perché sente che sta per coronare i sogni della sua vita: laurearsi e insegnare in quella università. Jane (Candice Bergen), la sua dolce fidanzata, cerca di dargli in qualche modo una mano, ma Harry è scortese e non si prende cura di lei. Non sapendo come dividersi tra due esami Harry chiede a Nick (Robert F. Lyons), un suo amico svitato, di presentarsi in sua vece a una prova scritta. Uno dei professori scopre l’inganno, non denuncia Harry ma gli vieta di accedere all’insegnamento in quella università. Il fatidico giorno della seduta di laurea, Harry prova ad aderire a una particolare rilettura de Il grande Gatsby proposta da un suo esaminatore, ma non riesce a controllarsi e dopo essere balzato in piedi sul tavolo dei professori, contesta il corpo docente  e si unisce agli studenti che sfilano in corteo.

Film giovanilista che fece epoca e che va sottobraccio al più fortunato e spettacolare Fragole e sangue, diretto nello stesso anno da Stuart Hagmann. Elliot Gould interpreta alla perfezione il prototipo del maschilista nevrotico e ipomaniacale, incapace di controllare le proprie spinte istrioniche e narcisistiche. Insopportabile brontolone, pontifica come un vecchio trombone su tutto e su tutti e, a lungo andare, diventa così antipatico che lui stesso, in un raro momento autocritico, dice alla dolcissima Jane: “Tu mi conosci, Harry l’autodistruttore”.

Deliziosa la scenetta in apertura del film: Harry, disperatamente alla ricerca di un lavoro per pagarsi gli studi, va a cena con Jane a casa di un influente professore dell’università. Tutto fila liscio fino a quando il discorso non scivola sulla politica e sulla contestazione studentesca in atto; Harry sa che per ottenere il posto dovrebbe tacere o glissare, ma naturalmente non ci riesce e dopo aver preso apertamente le difese degli studenti, contesta apertamente il docente, che resterà di stucco. Tratto dal romanzo di Ken Kobb.

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