Madame Claude di Sylvie Verheyde – Francia – 2020

28 Ottobre 2021 | Di Ignazio Senatore

Ci sono film che ti entrano dentro sin dalla prima scena; altri che, pur ben confezionati, per tutta la durata del film restano distanti. E’ questo il caso del film di Sylvie Verheyde, remake di quello diretto nel 1977 da Just Jeackin, ambientato nella Parigi degli anni 70. A rubare la scena è la raffinata ed elegante Fernande Grudet (Karole Rocher), in arte Claude, maitresse di uno stuolo di ragazze che si prostituiscono con uomini danarosi e politici delle alte sfere e in grado di soddisfare le fantasie erotiche di personaggi famosi come Marlon Brando, John Kennedy e tanti altri. Affascinante, ma profondamente sola, abusata da piccola dallo zio, alla vana ricerca di un amore, Claude tiene testa a uomini potenti e a poliziotti doppiogiochisti, fino a quando, divenuta scomoda…. Sylvie Verheyde non lesina qualche scena di sesso e lascia sfilare dei clienti pervertiti e violenti che sfogano sulle ragazze le loro strane voglie. La confezione è però patinata e le accuse al mondo corrotto dei politici lasciate fin troppo sullo sfondo. Ma l’interpretazione della bellissima Karole Rocher vale da solo il presso del biglietto.

Recensione pubblicata su Segnocinema N. 231 – settembre- ottobre  2021

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