Psycho III di Anthony Perkins – USA – 1986 – Durata 96’ – V.M 14

18 Agosto 2020 | Di Ignazio Senatore
Psycho III di Anthony Perkins – USA – 1986 – Durata 96’ – V.M 14
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Dopo aver scontato ventidue anni di carcere Norman Bates (Anthony Perkins) torna al suo vecchio albergo ma ha bisogno di un aiutante ed ingaggia Dwane (Jeff Fahey) uno sfaccendato, sfrontato e senza scrupoli. Nell’albergo giunge Maureen (Diana Scarwid) una suora dall’equilibrio psicologico instabile che, poco dopo, tenta il suicidio. Norman la soccorre e s’innamora di lei ma questa sua scelta non è condivisa dalla sua parte scissa e sessuofobica che tiene ancora in vita il simulacro della madre, imbalsamato su una sedia a dondolo e nascosto in una stanza dell’hotel. Nell’albergo giungono un paio di giocatori di baseball con le loro compagne e Dwane prova a fare gli occhietti teneri ad una di loro. Vestito con gli abiti femminili ed una parrucca che apparteneva alla madre, Norman uccide la ragazza; Dwane lo smaschera e prova a ricattarlo. Norman lo fa secco e mentre è sul punto di ammazzare Tracy (Roberta Maxwell) un’intraprendente giornalista che indaga sul misterioso delitto della ragazza, si blocca e le salva la vita. Acciuffato dalla polizia, finisce in prigione.

Anthony Perkins, al suo esordio dietro la macchina da presa, prova a rinverdire i fasti della pellicola che lo ha reso immortale ma non bastano qualche sequenza in bianco e nero, qualche citazione agli Psycho precedenti per dar fiato ad una pellicola a cui manca profondità e respiro. Perkins rende più umano Norman e gli regala una timida storia d’amore con Maureen e, sul finale, gli permette di ribellarsi ed accoltellare il simulacro della sua odiosa madre. Per detendere la tensione Perkins inserisce un paio di scene dall’humour nero; su tutte quelle che mostra lo sceriffo che mette le mani in una ghiacciaia dove è custodito il corpo di una delle vittime e, senza farci caso, finisce per leccare un paio di cubetti insanguinati. Da segnalare l’esistenza di Psycho IV, ultimo e quarto sequel della serie, mandato in onda solo via cavo, diretto nel 1990 da Mick Garris con Anthony Perkins che vestì per l’ultima volta i panni di Norman Bates.

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