Ignazio Senatore intervista Massimiliano Bruno: “Eduardo è un patrimonio dell’umanità”

16 Luglio 2021 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Massimiliano Bruno: “Eduardo è un patrimonio dell’umanità”
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E’ visibile da qualche giorno su Sky “Ritorno al crimine”, sequel di “Non ci resta che il crimine”, per la regia di Massimiliano Bruno.

Come mai ha ambientato tra Roma e Napoli questa divertente commedia?

“La verità è che questo film, come il precedente, nasce come reazione alla quantità industriale di pellicole e di serie sui delinquenti che stanno facendo man bassa al cinema e in televisione. Ho iniziato facendo il primo film prendendo in giro “Romanzo criminale” e, quindi, la Roma della criminalità. Sul secondo siamo andati su Napoli, la Napoli di “Gomorra”, ma anche su quella degli anni Ottanta, perché il film, come il precedente, torna indietro nel tempo. E’ un modo per dire che siamo contro la violenza ed esorcizzarla.

Tra gli interpreti spicca Carlo Buccirosso

Carlo è uno dei migliori attori degli ultimi venticinque anni, bravissimo a calarsi sia nei film drammatici, che nelle commedie. Nel film interpreta un truffatore e vende opere d’arte false. Si ritrova, suo malgrado, a dover collaborare con Edoardo Leo, Marco Giallini, Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi, i protagonisti del film, e cerca di compiere una missione contro una banda di “gomorristi”. Il suo è un ruolo molto divertente e impreziosito da un certo aplomb, tipico di Carlo. “

Nel film anche Gianfranco Gallo

Si, è un camorrista alla Cutolo, soprannominato “o rattuso”, anche se lui dice di chiamarsi “o sciupafemmine”. Nel film è l’acerrimo nemico dei quattro protagonisti. Anche lui bravissimo. Voglio citare anche una giovane attrice napoletana, ventiduenne, Marianna Di Maso, che ha interpretato in maniera eccelsa il ruolo che le è stato affidato.”

Come ti è sembrata Napoli?

Una città moderna ed organizzata. Girare a Napoli è stato molto agevole perché, grazie all’intervento della Film Commission e del Comune, ci è stato permesso di utilizzare alcuni luoghi magnifici come il Castel dell’Ovo, dove abbiamo girato nel suo interno, Piazza Plebiscito, i vicoli dei Quartieri Spagnoli e mostrare così le bellezze di Napoli, una città straordinaria che non devo  certo raccontare io.”

Nella tua carriera non solo cinema, ma anche tanto teatro. Che ne pensi di questo rinnovato interesse di diversi e importanti registi come Martone e Rubini sulla figura di Eduardo De Filippo?

Eduardo De Filippo è un patrimonio dell’umanità, non solo di Napoli. E’ un autore conosciuto in tutto il mondo ed è stato uno dei pregi dell’Italia per tantissimi anni. Ci servirebbe un Eduardo, adesso.”

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