Submercence di Wim Wenders – USA – 2019

28 Ottobre 2020 | Di Ignazio Senatore

Strani i percorsi dei registi. Dopo aver sfornato tanti capolavori, ci si saremmo aspettati che il grande Wim Wenders, giunto alla soglia dei settantacinque d’età, sfornasse un film “filosofico” e da vecchio saggio. Invece, il regista tedesco dirige una spy-story sentimentale, tratta dalla storia vera di J.M Ledgard (raccontata nell’omonimo romanzo) e mette al centro della narrazione l’amore, nato sulla costa atlantica, tra James (James McAvoy), ingegnere idraulico, spia al servizio dei Servizi Segreti britannici, e Danielle (Alicia Vikander), una bio-matematica che studia la profondità degli oceani. James è preso in ostaggio in Somalia da alcuni jidahisti e…

Wenders lascia che la prima parte sia la classica (e zuccherosa) love-story poi, nella seconda, alterna le immagini della prigionia di James a quella di Danielle che s’immergerà (come evoca il titolo originale del film) con un sommergibile negli abissi del mare. Ad unire, idealmente, i due innamorati, i loro ricordi. Nonostante gli sforzi, la tessitura narrativa è piatta e sfilacciata e la rilettura politica dei jidahisti, frettolosa e superficiale. Piccola citazione a L’Atalante di Jean Vigo.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segnocinema N. 225 – Settembre- Ottobre 2020

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