Anno 1926. Parigi é in pieno fermento e in uno dei tanti caffè si riuniscono artisti, pittori e scrittori come Ernest Hemingway. Il pittore americano Nick Hart (Keith Carradine) è tra questi e accetta l’incarico, offertogli dalla raffinata Nathalie de Ville (Geraldine Chaplin), di fare le copie di tre splendide tele, (un Matisse, un Cezanne e un Modigliani), di proprietà del marito.
Il marito della donna muore e lei non solo non paga Hart, ma spedisce degli uomini nel suo atelier per riprendersi le tele. Per errore, i ladri, rubano le copie e, Nick, intuito l’affare, mostra allora gli originali a Libby Valentin (Geneviève Bujold), gallerista di fama, che li vende al ricco commerciante d’arte Bertram Stone (John Lone), marito dell’attraente Rachel (Linda Fiorentino).
Stone, raggiante, organizza una mostra alla quale sono invitati critici, artisti e galleristi e quando Nathalie de Ville dichiara che i quadri sono dei falsi e che lei possiede gli originali, dopo aver ascoltato i critici che le danno spago e confermano la sua tesi,
Stone, senza battere ciglio, davanti ai presenti, brucia nel camino le tele incriminate.
Rachel, intanto, ronza sempre più intorno a Hart e Stone, sempre più geloso, lo sfida a duello. Ma Hart…
Rudolph (Stati di alterazione progressiva, L’ombra del testimone, Equinox, La colazione dei campioni…) conduce per mano lo spettatore negli anni magici della Parigi degli anni Venti e dirige un film elegante e raffinato che ruota intorno all’annoso dilemma; come distinguere un’opera vera da un falso? Il regista californiano non strizza l’occhio alla commedia e tratta questo tema con garbo e un pizzico di malizia.
A uscire con le ossa rotte sono naturalmente gli ampollosi critici d’arte che scambiano gli originali per dei falsi e i falsi per originali.
Non a caso, il regista chiude la vicenda con la scena di un sapientone che illustra a dei visitatori la bellezza dei quadri di Matisse, Modigliani e Cezanne, esposti nel Museo d’Arte Moderna di New York, sotto gli occhi divertiti di Hart, consapevole che sono i falsi che ha dipinto.
ùLa scena di Stone che getta nelle fiamme del camino i Matisse, Cezanne e Modigliani originali è di una struggente bellezza e provoca un tuffo al cuore.
Rudolph non disdegna di condire il tutto con la fatale attrazione tra Hart e Rachel e con una sofisticata colonna sonora in sottofondo.
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