They – Incubi dal mondo delle ombre (They) di Robert Harmon – USA – 2002 – Durata 89’

20 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
They – Incubi dal mondo delle ombre (They) di Robert Harmon – USA – 2002 – Durata 89’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Da qualche giorno Billy (Jon Abrahams) è sempre più ansioso ed angosciato. A suo dire delle forze oscure si materializzano nel buio, scelgono delle persone che hanno avuto dei traumi nell’infanzia e, dopo averle marchiate con un segno circolare, grande come una monetina, le riportano nel mondo delle ombre. Julia Lund (Laura Regan) una giovane laureanda in psicologia cerca invano di rassicurarlo ma lui è così terrorizzato che al termine del suo racconto, si spara, in sua presenza, un colpo di pistola alle tempie. Anche Julia, da piccola, ha subito un terribile trauma (suo padre si era tolto la vita quando lei aveva cinque anni) e, con il passare del tempo, si rende conto che qualcosa di sinistro sta accadendo intorno a lei. I suoi incubi infantili risalgono a galla e, per non scivolare nella follia, ritorna dal dottor Booth (Jay Brazeau) lo psicoterapeuta che l’aveva in cura quando era piccola. Ma la sua mente è sempre più in disordine ed il giorno della discussione della tesi va in tilt e finisce in una clinica per malattie mentali.

L’idea che gli incubi notturni infantili prendano nuovamente forma in età adulta e perseguitano la protagonista meritava uno sviluppo migliore. Il regista pesca nel genere e non bastano i ripetuti e frequenti black-out elettrici, qualche gridolino in sottofondo e le auto che vanno in panne nel bel mezzo dell’oscurità, per mettere in circolo l’adrenalina dello spettatore. Non male però la scena di Billy, che prima d premere il grilletto a Julia dirà: “Loro sono qui. Ti ricordi I terrori notturni che avevamo quando eravamo piccoli? Sono tornati! Hanno effetto sulle cose elettriche, sulle luci e sui telefoni. Loro hanno effetto sulle cose. Non possono stare alla luce, nascosti nel buio sono invisibili. Ho paura! Ho paura!” Come il genere impone la colonna sonora è sparata a palla, per potenziare l’effetto orrifico delle scene più inquietanti. Da segnalare la frase di Orazio che compare nei titoli di testa: “Ti priverò del riposo con il terrore”.

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