Violeta Parra – Went to Heaven (Violeta se fue a los cielos) di Andrés Wood – Cile, Argentina, Brasile – 2011 – Durata 110’

Violeta (Francisca Gavilán) ha una voce che incanta e con la sua chitarra gira il Cile assieme ad una sgangherata compagnia. Tenace e battagliera, non si perde mai d’animo e quando scopre che con gli altri musicisti non può esibirsi in un paesino, perché la Chiesa ha proibito in quel periodo ogni rappresentazione musicale, allestisce su due piedi uno spettacolo dal tema sacro.

Spirito libero e ribelle, alla fine della rappresentazione, non può esimersi dal cantare una delle sue canzoni di lotta, dedicata alla sua terra. Dopo aver deciso di proseguire il proprio percorso artistico da sola, va in giro per paesini e terre dimenticate, per recuperare brani della tradizione popolare cilena.

Incontra Thomas Durand (Gilbert Favre), un musicista svizzero, e se ne innamora. Artista eclettica, non si limita a cantare ed a comporre canzoni e, quando vola a Parigi, i suoi dipinti su tela di juta sono esposti al Louvre. Animo tormentato, quando termina la sua storia con Thomas, va in crisi…

Andrés Wood, alla terza regia, s’ispira alla biografia scritta da Angel, figlio della musicista, e compone una pellicola palpitante e mai celebrativa su una delle figure chiave della musica tradizionale sudamericana.

Il regista mostra Violeta sin da quando, bambina e poverissima, si esibiva con i familiari nelle feste del paese e la descrive come una persona schietta, impavida, capace di affrontare a muso duro chiunque le sia di fronte.

Il film, non a caso, parte da un’intervista che Violeta concesse in tv nel 62 e la mostra mentre tiene validamente testa al suo ingessato e ampolloso interlocutore, che prova (invano) a metterla in difficoltà. Il regista lascia molto spazio ai brani composti dalla protagonista e mira più a descrivere i dubbi, le incertezze, le fragilità della donna che a proporre un mero ritratto dell’artista.

Non è un caso che il titolo originale (Violeta Parra è andata in cielo) fa riferimento al suo suicidio compiuto nel 67, all’età di cinquant’anni. Intensa Francisca Gavilàn.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana.