Si va al cinema per ascoltare delle storie, per piangere, per ridere, per lasciarsi andare all’immaginazione, per essere avvolti nel buio della sala. E a volte si va per essere rassicurati sul vecchio cliché dell’analista in celluloide, un personaggio più folle dei pazienti che ha in cura, un ciarlatano che vende chiacchiere, un’infelice che miete insuccessi sia nel campo affettivo che professionale, un seduttore di ingenue fanciulle. Il cinema è falsificazione o specchio della realtà? (dalla quarta di copertina)
Indice del volume
Introduzione
1. Il terapeuta : Lo spazio privato
Sesso, bugie e…
Storie di ordinaria follia
2. I modelli teorici : Il setting violato
La terapia psicoanalitica
L’ipnositerapia
La terapia di coppia
La terapia di gruppo
La terapia familiare
La terapia comportamentale
L’approccio individuale ( e non solo)
L’approccio tradizionale
L’indagine peritale
La fabbrica dei sogni
3. Il terapeuta e lo spettatore: Dal libro al film
Il codice iconografico
Il cinema: un mezzo di persuasione occulta
4. Conclusioni
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