Regalo di Natale di Pupi Avati – Italia – 1986- Durata 101’

17 Marzo 2019 | Di Ignazio Senatore
Regalo di Natale di Pupi Avati – Italia – 1986- Durata 101’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Quattro amici di vecchia data (Lele, Franco, Ugo e Stefano) ed uno “sconosciuto” industriale (l’avvocato Santelia) decidono di trascorrere, intorno ad un tavolo da poker, la vigilia di Natale. Lele (Alessandro Haber) è un giornalista fallito (recensisce solo film di serie B e sogna di pubblicare un libro su John Ford) tira a vanti con una misera paga;  Ugo (Gianni Cavina) separato con la moglie e padre di quattro figli, è un presentatore d’aste in una piccola televisione locale; Stefano (George Eastman) un istruttore di ginnastica; Franco (Diego Abatantuono) sommerso dai debiti, il proprietario di un cinema al centro di Milano; l’avvocato Antonio Santelia (Carlo Dalle Piane) il classico “pollo da spennare”. Tra una puntata e l’altra (grazie all’uso frequente dei flashback) scopriamo che Franco, era precedentemente sposato con Martina e che la trascurava per la sua passione per il poker. Sin dalle prima battute appare chiaro che i protagonisti della serata sono Franco (che non sbaglia un piatto) e l’avvocato Santelia (che va subito sotto di parecchi milioni). E mentre i flashback ci ripropongono alcuni frammenti del passato (il matrimonio di Franco andato a rotoli a seguito del tradimento di Martina con Ugo…) Franco, in fine serata, si “scontra” con Santelia e con un piatto perde duecento milioni. Al giro successivo è tentato di andare a vedere un rilancio dell’avvocato di duecentocinquanta milioni; tentenna, è indeciso, poi vede il piatto e perde. Comprende solo allora di essere stato giocato da Ugo (che a fine partita prenderà una percentuale sulla vincita di Santelia) e che il fantomatico avvocato era un giocatore professionista. Franco, spezzato dentro, torna al suo albergo e non si accorge nemmeno che la donna che ha urtato nel corridoio è Martina, l’ex moglie, diventata, nel frattempo, una prostituta d’alto bordo.

Commento: Film amaro sui tradimenti e sugli inganni che nascono (non solo) intorno ad un tavolo da poker. Ambientato (volutamente) nella vigilia di Natale è un film sulle passioni e le stagioni smarrite (Lele è l’unico “sognatore”, contento di aver trascorso la vigilia di Natale con i suoi vecchi amici di un tempo) sulla crudezza di un mondo (adulto) che non lascia spazi ai sentimenti e ai ricordi per le stagioni passate. Film che non rinverdisce le solite “goliardie” e “zingarate” di vecchi amici che s’incontrano dopo anni e che si sottrae agli sfoghi esistenziali ed intellettuali dei classici amici che si ritrovano dopo millenni (“Il grande freddo”, “Conoscenza carnale”…). Avati propone una narrazione pacata ed intimista ed in tutto il film non mostra mai un flashback che ci riporta al passato dei quattro “inseparabili” amici.

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