Per permettere alla figlia l’ennesima liposuzione, Pasquale Cardinale (Nando Paone), maresciallo della forestale, vedovo, vende un uccello che apparteneva ad una specie protetta. Licenziato in tronco, dopo un infarto, ha bisogno di una badante e gli suggeriscono di sposare, per un matrimonio di convenienza, Giorgiana (Yuliya Mayarchuk). Pasquale deve ripianare i debiti di gioco ed entra a far parte di una banda di bracconieri che decidono di catturare duecento cardellini, dipingerli di bianco, e venderli al mercato nero, facendo credere che appartengano a una razza pregiata.
Carlo Luglio impagina una tenera favola metropolitana che ruota intorno a dei bizzarri personaggi uniti dalla passione per i cardellini e che, per sbarcare il lunario, organizzano delle improbabili truffe. Il tono è scanzonato e leggero, i personaggi ben calibrati e il bravissimo Paone, stralunato e sognante, è affiancato dai convincenti Ernesto Mahieux, Pino Mauro e Tonino Taiuti. Il film però perde colpi quando entrano in campo i pittoreschi Cangiano e Musella.
Recensione pubblicata su Segnocinema N. 231 – settembre- ottobre 2021
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