La schiava io ce l’ho e tu no
di Giorgio Capitani con Catherine Spaak, Adriana Asti, Veronica Merin – Durata 96’ – 1972
Il palermitano Demetrio Cultura (Lando Buzzanca) sposa Rosalba (Catherine Spaak), la figlia del “re del tonno”, una donna che, sin dal primo giorno di matrimonio, cerca di plasmarlo secondo i propri gusti; gli arreda l’appartamento di casa con uno stile moderno asettico ed informale, lo costringe ad assistere a dei concerti di musica dodecafonica, a vestire con abiti alla moda fin troppo eccentrici, a praticare la pesca d’altura ed a praticare meditazione trascendentale.
Demetrio stanco di essere trattato come un burattino, diventa l’amante di Elena (Adriana Asti), moglie nevrotica e possessiva di un commissario di polizia che si lega ossessivamente a lui.
Stufo delle sue malsane attenzioni, convinto che tutte le donne sono delle “rompiscatole”, vola in Amazzonia e compra una “schiava”; Manua (Veronica Merin).
Lei è però una selvaggia e, non senza qualche difficoltà, puntando sul suo carattere passivo e sottomesso, in breve tempo, la trasforma in una signora, conoscitrice degli usi e dei costumi occidentali.
Demetrio ne è fiero, ne fa sfoggio agli amici e si fa scorazzare da lei, in risciò, per la città. Il commissario l’accusa del reato di riduzione in schiavitù e fa imbarcare Manua su una nave, con la scusa del permesso di soggiorno scaduto. L’happy end chiude la vicenda e nelle ultime battute Demetrio commenta: ”Ma una donna sempre sottomessa, silenziosa, docile, mansueta…Che palle!”
Per un approfondimento sulla filmografia di Lando Buzzanca si rimanda al volume “Io Lando Buzzanca Conversando con Ignazio Senatore” – Guida Editore (2017)
Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.