Non era facile impaginare un documentario su un personaggio atipico ed eclettico come Luciano De Crescenzo. Ex ingegnere dell’IBM, divulgatore di successo della filosofia greca, autore di best-sellers venduti in tutto il mondo e (soprattutto) regista dei cult “Così parlò Bellavista”, “Il mistero di Bellavista” e “32 dicembre” e co- sceneggiatore de “Il Pap’occhio” e di “F.F.S:S cioè che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene?”.
Diretto dell’esordiente Antonio Napoli, sfilano (tra gli altri) sullo schermo (oltre lo stesso De Crescenzo) i suoi amici di sempre: Renzo Arbore, Isabella Rossellini, Lina Wertmüller, Marisa Laurito, gli attori Bud Spencer, Renato Scarpa, Benedetto Casillo e la simpatica Marina Confalone. Il doc offre dei deliziosi inserti tratti dai suoi film e traccia un ritratto ironico e pungente di chi, (anche se, a volte, in maniera un po’ oleografica) ha raccontato (con leggerezza) la sua Napoli, nutrendosi appieno dell’inimitabile filosofia partenopea.
Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema – N 213- Settembre- Ottobre 2018
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