“Gelsomina Verde” con Maddalena Stornaiuolo protagonista

30 Ottobre 2019 | Di Ignazio Senatore
“Gelsomina Verde” con Maddalena Stornaiuolo protagonista
Senatore giornalista
0

Gelsomina Verde”, film diretto dal regista napoletano Massimiliano Pacifico, dopo essere stato presentato al Festival di Bobbio, diretto da Marco Bellocchio, e a quello di Pesaro, è in questi giorni in concorso al Festival di Villerput in Francia. Nelle sale, a gennaio, narra la tragica vicenda di Gelsomina Verde, torturata, morta con tre colpi di pistola alla nuca e il suo corpo dato alle fiamme dalla camorra nel 2004, quando aveva solo ventidue anni. Ad interpretarla Maddalena Stornaiuolo, regista del pluripremiato corto “Sufficiente”, diretto assieme ad Antonio Ruocco, e ideatrice della “Scugnizzeria”, laboratorio teatrale rivolto ai giovanissimi ragazzi di Scampia.

Stornaiuolo, come è nato il progetto del film su Gelsomina Verde?

“Cinque anni fa Massimiliano Pacifico mi chiese di interpretare il corto “114”, numero che corrispondeva a quello di Gelsomina, 114sima vittima della camorra, che narrava di una ragazza che raccontava la sua tragica storia. Il regista poi ha ottenuto i finanziamenti per farne un film e mi ha chiesto di interpretare Gelsomina, una ragazza molto conosciuta nel quartiere per la sua attività di volontariato; aiutava, infatti, i bambini a fare i compiti, li accompagnava a scuola e non faceva distinzione se fossero figli di camorristi o di persone incensurate.

Il regista ha diretto il film con taglio realistico?

“Ha voluto narrare la vicenda come un flusso continuo di emozioni, senza rispettare la precisa cronologia degli eventi. Nel film Davide Iodice è il regista di uno spettacolo teatrale che deve mettere in scena uno spettacolo e io sono l’attrice che deve interpretare il ruolo di Gelsomina.

Un film che, per l’epilogo tragico e violento della vicenda, potrebbe avere i connotati di un horror

“Massimiliano ha, invece, diretto le scene violente e della tortura senza mai cedere nel compiacimento e lasciandole solo intendere.

Un ruolo da un punto di vista attoriale molto impegnativo per lei

“E’stata, infatti, per me molto dura. Prima di giurare le scene finali del film mi hanno mostrato, infatti, dei video dal fortisismo impatto emotivo, girati dalla polizia. Il ritrovamento del corpo di Gelsomina è stato, infatti, possibile, grazie ad un suo piede, rimasto fuori dall’abitacolo dell’auto incendiata. In un altro video erano ripresi anche dei suoi effetti personali. Quei video per me sono stati come un pugno nello stomaco. In più ho conosciuto la madre e Francesco, il fratello di Gelsonmina, nel film interpreta se stesso. Il ruolo che Masssimiliano mi ha offerto è stato per me  un’occasione di una grande crescita professionale e devo ringraziarlo assieme a Gianluca Arcopinto che ha prodotto il film assieme a Rai Cinema.

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno – 30-10-2010

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi