Scandalo Blaze (Blaze) di Ron Shelton – USA – 1989 – Durata 119’

23 Aprile 2020 | Di Ignazio Senatore
Scandalo Blaze (Blaze) di Ron Shelton – USA – 1989 – Durata 119’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Earl Kemp Long (Paul Newman) governatore della Louisiana è un sessantacinquenne fin troppo sensibile al fascino femminile. Una sera va in un locale di strep-tease dove si esibisce l’esuberante Blaze Starr (Lolita Davidovich) una ventenne che aveva provato, con scarso successo, a sfondare come cantante country.  Tra i due scatta subito del tenero ma lui è sposato e ben presto la comunità bigotta e conservatrice, che gli garantiva l’appoggio elettorale, inizia a rumoreggiare. Ma il vero motivo alla base del loro fermento è che, sebbene sia un moderato, Earl si batte per far assumere negli ospedali infermieri e medici neri. Earl ostenta eccessivamente la relazione con la sorridente e procace Blaze ed in più di un’occasione appare logorroico, disinibito e troppo su di giri. Per incastrarlo i suoi avversari assoldano un paio di paparazzi che lo immortalano mentre sta amoreggiando in un motel con l’amante.  Ricoverato in manicomio Earl esce dopo qualche ora ma, accusato il colpo, si ritira con Blaze nella sua casetta di campagna. Trascorre del tempo, lei si prende cura di lui, gli dà fiducia e lo spinge a candidarsi nuovamente alle prossime elezioni per il Congresso nazionale. Earl straccia i suoi avversari ma muore prima che gli venga comunicato l’esito della vittoria.

Il film d’esordio del regista è ambientato tra il 1959 ed il 1960 e punta il dito sulle discriminazioni razziali che laceravano allora (?) l’America. La figura del vecchio Earl fa tenerezza ma è descritto come un politico sprovveduto, tenuto in pungo dai suoi grandi elettori. Il suo tono dell’umore, fin troppo accelerato, lo spinge ad interrompere una seduta del consiglio ed a prendere la parola, violando così in maniera palese il regolamento e, successivamente, nel corso di una diretta televisiva, eccitato e su di giri, offende pesantemente un avversario politico.

Tratto dal libro autobiografico Blaze starr: My life as told to Huey Perry di Blaze Starr. Una nomination agli Oscar.

 

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