Confessioni di una mente pericolosa (Confessions of a dangerous mind) di George Clooney – USA – 2002 – Durata 113’ – V.M 14

22 Agosto 2020 | Di Ignazio Senatore

Chuck Barris (Sam Rockwell) giovane spiantato è un vulcano di idee. Dopo aver composto una canzone di successo si lancia nella televisione e, grazie alle innegabili doti creative, inventa quiz e programmi (‘Il gioco delle coppie”, “Tra moglie e marito”, “Tutti in famiglia”, “Come sta tua suocera?” e “La corrida”) che sbancano l’audience. Pur avendo una relazione con Penny (Drew Bannymore) una dolcissima ragazza con il pallino della pittura, Chuck, ama saltare da un letto all’altro. Nonostante sia ricco, baciato dal successo ed amato dalle donne è sempre più nervoso ed insoddisfatto. Jim Bird (George Clooney) un agente dei servizi segreti lo avvicina e gli propone di diventare uno spietato killer della CIA. Tra un apparizione e l’altra in TV, Chuck passa il tempo ad eliminare persone che sono ritenute scomode dalla CIA.

Il regista, al suo esordio dietro la macchina da presa, mette in scena un’autobiografia non autorizzata di Chuck Barris e più che fornirci uno studio sulla mente criminale sceglie i toni della commedia, dilatandola all’eccesso, fino ai limiti del reale. Clooney non impagina una storia cupa su un soggetto affetto da una personalità scissa e disturbata ma una sorta di commedia nera dove la TV del disimpegno e dell’intrattenimento familiare, funge da perfetto contro-altare alle azioni criminose di cui si macchia il protagonista.  Nel corso del film Chuck prova più volte a far marcia indietro, urla a se stesso che vuole voltare pagina ma un commento di Jim svelerà la sua insana e perversa inclinazione: “Ti è piaciuto, l’ho visto nei tuoi occhi” . I dialoghi sono ironici e frizzanti ma non mancano le amare riflessioni del protagonista: “Quando sei giovane le tue potenzialità sono infinite. Potresti fare qualsiasi cosa. Potresti essere Einstein, potresti essere Joe Di Maggio. Poi c’è un’età in cui vai a sbattere contro ciò che sei non stato. Non eri Einstein, non eri niente. E’ un brutto momento.”  Sullo sfondo le critiche ad un certo tipo di TV commerciale ed alla desolante stupidità dei telespettatori.“Il mio programma si basava sulla mia teoria che quasi tutti gli americani avrebbero venduto il coniuge per una lavatrice, un’asciugatrice o un tagliaerbe su cui scorazzare. Tale era il mio rispetto sulla più sacra delle unioni.”. Piccolissime apparizioni per Matt Damon e Brad Pitt nelle vesti di concorrenti dei quiz televisivi ed un piccolo ruolo per Julia Roberts nei panni di una dark lady che lavora per la CIA. Sceneggiato da quel genio di Charlie Kaufman.

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