Jackson Baring (Johnathon Schaech) giovane e promettente agente di Wall Street, ha vissuto tutta la vita con il senso di colpa per aver causato, involontariamente, la morte del padre. Innamoratosi di Helene (Gwyneth Paltrow), prima di sposarla, la presenta alla madre Martha (Jessica Lange) una vedova ancora giovane e bella che vive da sola in una fattoria nel Kentucky. Martha è morbosamente legato al figlio e, con il pretesto di rimettere in sesto la fattoria dove alleva cavalli di razza, lo convince a sposarsi in quella piccola cittadina ed a restare qualche tempo nella loro tenuta. Helene è in dolce attesa e, giorno dopo giorno, si convince che dietro lo smagliante sorriso, Martha nasconde degli inquietanti segreti. Helene ha le doglie ma la diabolica Martha ha già deciso di ucciderla e di tenere per sé il bambino. Il piano fallisce e, dopo essere stata smascherata, Martha sprofonda nella follia.
Il regista impagina un thriller poco convincente e prova a condirlo con qualche banale colpo di scena. Jackson è il classico figlio debole e passivo, succube di una madre tirannica e possessiva; Helene, la classica creatura angelica ed indifesa che, dopo aver subito in silenzio i feroci attacchi della suocera, caccia fuori gli artigli; Martha, una madre fortemente disturbata che non può vivere lontano dall’amato figliolo e che cerca, in tutti i modi, di detronizzare l’odiata nuora. Per provare a rendere ancora più inquietante la vicenda, sul finale, si scopre che Martha era una giovane operaia che svolgeva nella fattoria dei lavori umili e dopo aver sedotto il padre di Jackson, lo aveva sposato. Qualche anno dopo l’uomo aveva deciso di abbandonarla e lei, simulando un tragico incidente, lo aveva ammazzato, lasciando ricadere la colpa sul figlio. Dalla piattezza generale si salvano due scene; quella della scoperta della camera del nascituro che Martha, in gran segreto, ha allestito in una dependance della villa e quella che mostra Martha che somministra dell’ossitocina all’odiata nuora per provocarle anticipatamente le doglie.
Per un approfondimentoi sul tema si rimanda la volume di Ignazio Senatore “Fermi tutti sono incinta Cinema e gravidanza” – Falsopiano Edizioni – 2016
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