“Mi costò settanta milioni per i diritti d’autore quel pezzettino di “Yesterday” che Troisi accennò in “Non ci resta che piangere”, dichiarò, al tempo, Mauro Berardi, produttore del film. Dopo aver visto l’ultimo film di Danny Boyle (Trainspotting, The millionaire) la domanda sorge spontanea: quanto avranno speso per i diritti i produttori di “Yesterday”? Il film, infatti, inanella, una dietro l’altra le hits dei quattro capelloni di Liverpool, finiti nella vicenda, nel dimenticatoio per uno strano fenomeno di blackout collettivo. Ellie (Lily James), cantautore da strapazzo, è l’unico che, per uno strano sortilegio, ricorda le canzoni del famoso quartetto e, fingendo di essere l’autore dei loro brani, diventa in un lampo una star. L’idea è originale ma, dopo l’iniziale sorpresa, questa favoletta, non regala altre emozioni. Il finale è scontato e non basta la romantica e garbata storia d’amore tra Ellie e la deliziosa Debra (Kate McKinnon) a conquistare il cuore dello spettatore. Nel film Ed Sheeran nella parte di se stesso.
Recensione pubblicata sulla Rivista Segnocinema N. 225 – Settembre- Ottobre 2020
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