Il piccolo Michael, di sei anni, dopo aver ucciso la sorella Judith, è ricoverato in manicomio. Quindici anni dopo scappa e ritorna ad Haddonfield, nell’Illinois, la sua città d’origine, alla vigilia della notte di Hallowen. Il dottor Sam Loomis (Donald Pleasence), lo psichiatra che lo aveva in cura, si mette sulle sue tracce ed allerta Brackett (Charles Cyphers) lo sceriffo della città. Michael uccide Annie (Nancy Loomis) la figlia di Bracket e Bob il suo amante e quando è sul punto di ammazzare Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) il dottor Loomis lo fredda con un paio di colpi di pistola.
Horror che spopolò al botteghino, girato quasi tutto in soggettiva che dovrebbe mettere i brividi e far sgranare gli occhi dello spettatore ma che risulta, invece, abbastanza anemico e scontato. Per aggiungere fascino e mistero alla pellicola Carpenter (autore anche delle musiche del film) ambienta la vicenda nella notte di Hallowen e non lesina qualche scena truculenta e splatter. Con un patologico accanimento, il dottor Loomis, da la caccia al pericoloso criminale che, durante l’intera vicenda non spiaccica quasi una parola, s’aggira sullo schermo come uno spettro ma, a ben vedere, con alle spalle un ricovero in una struttura psichiatrica in tenera età, più che terrore, ispira una profonda tenerezza. La pellicola ha avuto numerosissimi sequel.
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