Ecco l’impero dei sensi (Ai no Corrida – L’Empire des sens) di Nagisa Oshima – Giappone -. 1976 – Durata 120’ – V.M 18

14 Febbraio 2021 | Di Ignazio Senatore
Ecco l’impero dei sensi (Ai no Corrida – L’Empire des sens) di Nagisa Oshima – Giappone -. 1976 – Durata 120’ – V.M 18
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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La giovane Abe Sada (Eiko Matsuda) è assunta come serva in un alberghetto di cui sono proprietari Kichi-San (Tatsuya Fuji) e sua moglie. In breve tempo Sada diviene l’amante di Kichi-San ed i due si trasferiscono in un’altra casa e trascorrono le giornate amandosi senza tregua. Alla ricerca di un piacere erotico sempre maggiore, i due sperimentano forme d’amore sempre più estreme. Sada conduce il gioco e costringe l’amante a piegarsi alle sue richieste, fino a chiedergli di far l’amore con una vecchia geisha. Durante uno dei loro incontri amorosi Kichi-San muore soffocato, vittima di un ennesimo gioco erotico e Abe Sada, sconvolta dal dolore, dopo averlo evirato, introduce il suo pene in vagina e vaga, per giorni, per strada, in uno stato confusionale. Il film si chiude con la voce fuori campo che commenta: “Tutto ciò accadde nel 1936. Vagabondò quattro giorni tenendo dentro di sé ciò che aveva tagliato. Quelli che l’arrestarono furono sorpresi nel vederla raggiante di felicità. Questa storia sconvolse il Giappone e la compassione provata per lei le valse una strana popolarità.”

Film controverso dove eros e thanatos vanno a braccetto e che alla sua uscita spaccò la critica. Per Oshima l’eros è solo il pretesto per narrare una storia tragica e disperata dove il corpo diventa l’unico strumento possibile per poter conoscere completamente l’altro e scambiare, fino alla morte, fremiti e passioni. La ricerca erotica dei due amanti non è finalizzata al mero piacere sessuale ma ad una felicità assoluta che coinvolge la totalità dei sensi. Per rendere più malsana ed ambigua la vicenda il regista dona alla protagonista femminile un nome che inevitabilmente rimanda al marchese De Sade. Oshima ambienta la vicenda a Tokio nel 1936 alla vigilia della guerra tra Giappone e Cina e sin, dal titolo originale (corrida d’amore) lascia intendere il destino tragico verso cui andranno incontro i due protagonisti. Il film fu censurato a lungo e tagliato in Italia di quindici minuti. Oshima per evitare il sequestro girava le scene in Giappone e poi le spediva a stampare in Francia dove non c’era la censura.

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