“L’ultimo fuorilegge” di Carlo Luglio e Fabio Gargano

Senatore giornalista

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Sarà presentato stasera (alle ore 21 con ingresso libero) in anteprima nazionale al Cinema Astra  “L’ultimo Fuorilegge”, per la regia di Carlo Luglio e Fabio Gargano. Una vita incredibile quella di Giuseppe Mauriello, in arte Pino Mauro, l’unico che contendeva a Mario Marola il titolo di “re della sceneggiata napoletana” e che nel 72’ era così ricco di impegni da rifiutare il ruolo di Santino Corleone, ne “Il Padrino Parte II”, di Francis Ford Coppola, assegnato poi a James Caan. Dopo aver cantato davanti a venticinquemila persone a New York al Madison Square Garden, all’apice del successo, nell’82 fu rinchiuso ingiustamente nei carcere dell’Ucciardone e bandito per anni dai programmi della Rai e di Mediaset. Quando fu assolto, la sua vicenda umana attirò l’attenzione di Guglielmo Zucconi e di Enzo Biagi, che gli dedicò una puntata de “Il Fatto”. Il doc, prodotto da Bronx Film di Gaetano Di Vaio e Pietro Pizzimento, è ricco di esibizioni dal vivo dell’artista che esegue i suoi brani più famosi (“O’ motoscafo”, “La sfida”, “O fuorilegge”) ed è accompagnato in concerto, tra gli altri, da artisti del calibro di Franco Ricciardi, Enzo Gragnaniello, Raiz, Marco Zurzolo, Fausto Mesolella e Daniele Sepe. Non mancano i filmati televisivi d’epoca, in bianco e nero, con apparizioni di Arnoldo Foà, Mike Buongiorno e Raf Vallone e alcune scene tratte dai suoi film più famosi: “Onore e guapparia”, “I figli non si toccano”, “I guappi non si toccano”. Un artista, oggi ottantaduenne, che sta cercando di risalire nuovamente la china, ricominciando da matrimoni e feste di piazze e che lo stesso Carlo Luglio lo volle nel suo film “Ladri di cardellini” per cantare il brano “Lu cardlillo”. Il doc sarà proiettato su Sky arte il 15 dicembre alle ore 17.50 e in replica nei giorni successivi.