Habemus papam di Nanni Moretti – 2012 – Durata 102’

20 Dicembre 2021 | Di Ignazio Senatore

Alla morte del Papa, bisogna eleggere il nuovo Pontefice. La scelta ricade su (Michel Piccoli) che, però, sentendo il peso del delicato e complesso compito che gli è stato assegnato, invece di benedire il popolo dei fedeli, si ritira, smarrito e confuso, nelle proprie stanze. La situazione non si sblocca ed allora i cardinali in Conclave convocano, in gran segreto il professor Brezzi (Nanni Moretti), affermato psicoanalista. Ricevuto dal cardinale Gregori (Renato Scarpa) che gli ricorda che “il concetto di anima e di inconscio non possono coesistere.”, Brezzi entra in un enorme salone dove è seduto il Papa, attorniato da una moltitudine di cardinali che gli fanno da silenziosa cornice. Prima di iniziare il colloquio lo psicoanalista, chiarito di essere ateo, chiede al cardinale Gregori quali domande può rivolgere al Pontefice ed è informato che non può indagare le aree riguardanti il sesso, l’infanzia, il rapporto con la madre, né esplorare sogni e desideri non realizzati.

Brezzi gli formula un paio di domande ma il Papa, rapito dalle proprie preoccupazioni, gli risponde, stancamente con qualche monosillabo. Avendo intuito che con quel setting non è possibile instaurare alcuna relazione terapeutica, Brezzi, suggerisce, come soluzione, che il Papa possa essere aiutato dall’ex moglie (Margherita Buy), anch’essa psicoanalista, a patto che lei non conosca la sua identità e che lo incontri fuori dal Vaticano. Mentre il Pontefice si racconta alla psicoanalista e gli parla del suo passato di attore, Brezzi, per ragioni di sicurezza, è costretto a rimanere all’interno delle mura vaticane. Per ammazzare il tempo, inizia a familiarizzare con i cardinali e tiene loro una piccola lezione di psicofarmacologia; dopo aver ribadito che non si devono sommare i diversi psicofarmaci ed aver loro sconsigliato di assumere, in caso di insonnia un tranquillante maggiore, suggerisce, di scegliere un ansioltico ad emivita breve. Infine, organizza un torneo di pallavolo dove i diversi cardinali sono divisi in squadre per aree geografiche d’appartenenza. Il film si chiude con la sconcertante rivelazione del Papa che, pubblicamente, dichiara di non sentirsi in grado di accettare il compito che gli è stato richiesto.

Moretti spiazza tutti con questa pellicola assolutamente insolita per il panorama nazionale. Più che attaccare la Chiesa o impaginare un pamphlet contro i poteri forti, il regista confeziona l’ennesimo film coraggiosamente autobiografico e nel mettere in scena il dramma di un uomo (il Papa) che getta la spugna perché “non ce la fa”, narra della sua scelta, (all’indomani del suo famoso intervento del 2002 a Piazza Navona quando, rivolgendosi a chi era accorso al comizio dei leader dell’Ulivo, dichiarò “Con questi dirigenti non vinceremo mai.”) di aver abdicato all’idea di diventare il leader della sinistra italiana.

Per un approfondimento sui rapporti tra cinema e psiche si rimanda la volume di Ignazio Senatore “Cinema (italiano) e psichiatria), Zephyro Edizioni.

 

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