Film che sembra prendere le mosse senza successo da Rashomon di Kurosawa e da La commare secca di Bernardo Bertolucci. Tina (Daniela Giordano) racconta alla madre che Gianni (Brett Halsey) ha tentato di violentarla. Lui, dal canto suo, racconta agli amici che Daniela è una ragazza fin troppo spregiudicata e disinibita. Il portiere dello stabile narra invece al lattaio un’ulteriore versione: Gianni ha un’amicizia particolare con Giorgio e la sconsolata Daniela è stata costretta a trovare conforto tra le braccia di Esmeralda. Fa il suo ingresso in scena un presunto psichiatra, con le tavole del Rorschach alle spalle, che in tono serio e professionale, dopo aver ribadito che non può esistere una sola versione dei fatti, ne propone un’altra ancora più personale.
Per un approfondimento sui rapporti tra cinema e psiche si rimanda la volume di Ignazio Senatore “Cinema (italiano) e psichiatria), Zephyro Edizioni.
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