Dario (Diego Abatantuono), psicologo della USL è in piena crisi esistenziale; non ama più Nora (Lina Sastri), la sua fidanzata, è ancora attratto da Anna (Monica Guerritore), sua ex fiamma, ed è affascinato dalla freschezza di Ester, una giovane studentessa. A complicargli ulteriormente la vita Silvia, una paziente schizofrenica, innamorata di lui.
Fragile, insicuro, insoddisfatto, alla disperata ricerca di un proprio equilibrio interiore, ad Anna confida il proprio crescente disagio professionale:
“Entrano delle persone, parlano, parlano. Non sai neanche cosa dicono, neanche loro lo sanno. E poi ti consumano tutta l’aria, non riesci a respirare! Quando escono devi aprire le finestre… Loro escono leggeri, ossigenati; tu rimani pieno di problemi, chiuso dentro, soffocato…”
Dopo alcuni colpi di scena, il film si chiude con una scena simbolo; Dario da appuntamento a Nora, Anna ed Ester, alla stessa ora ed allo stesso posto ma, incapace di scegliere tra loro tre, si limita ad osservarle da lontano, senza farsi notare. Tratto dal romanzo “Strana la vita” di Giovanni Pascutto.
Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni
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