Gli adolescenti sono in preda ad un misterioso stato d’agitazione e desiderano scappare in luoghi sconosciuti per poter riabbracciare delle ragazze conosciute in un passato imprecisato e di cui ricordano solo il nome. Per evitare problemi di ordine pubblico, il Potere li relega in delle strutture manicomiali ed in una di esse, Benedetto ripete all’infinito di voler incontrare una fantomatica Maria. Michele (Giancarlo Sbragia), uno psichiatra, suo amico, non riuscendo a trovare il bandolo della matassa, cede alle sue richieste e parte con lui alla ricerca della fantomatica Maria. Giunti in un castello scoprono che, in una vita precedente, Benedetto aveva realmente conosciuto la donna, divenuta sua sposa. Ben presto i due intuiscono che anche gli altri adolescenti sono vittime dello stesso sortilegio di cui le donne ne sono misteriosamente immuni.
Sceneggiato dal regista con Salvatore Samperi, Ponzi impagina un film allegorico, oscuro e confuso, tratto dal romanzo Le donne muoiono di Anna Banti, che ruota intorno al fumoso tema della reincarnazione e delle dimensioni parallele. Il manicomio è mostrato nelle prime battute del film come un luogo asettico ed anonimo.
Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni
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