Laura (Monica Vitti) e Giovanni (Jean Luc Bideau) sono sposati da ventidue anni. Giovanni ha sempre più la testa tra le nuvole e pronuncia nel sonno il nome di Veronica. Laura gli chiede spiegazioni, lui glissa e, tagliando corto, le dice di non conoscere nessuna Veronica. Assente, distratto e pensieroso, mentendole, con la scusa di fare degli straordinari in fabbrica, ritorna a casa sempre più tardi. Per inchiodarlo, Laura lo segue nella loro casa al mare e Giovanni, messo alle strette, non può che presentarle la sua amante. Ma la donna non è reale ed è solo il frutto della sua immaginazione. Dopo aver chiesto lumi ad amici ed al capoufficio, non sapendo a chi rivolgersi, Laura convince Giovanni a fare un salto da Amerigo, (Alessandro Haber), un ex studente in psicologia che, dopo la morte della madre, è completamente scoppiato. Al lavoro Giovanni è una frana e l’assistente sociale l’invia dal professor Notarianni (Eros Pagni), affermato psicoanalista. Nel corso del colloquio, Giovanni, spacciandosi per uomo di mondo, gli confida di avere una relazione extraconiugale con Veronica e che il suo unico problema è che la moglie non vuole accettare la situazione. Il dottore ci casca in pieno e non prova a scalfire la sua tesi. Sempre più attratto dalla fantomatica Veronica, (una cassiera dal camice azzurro che avrebbe incontrato in un bar) Giovanni pianta Laura e si barrica nella casa al mare. Ricoverato nella clinica del professor Notarianni, gli è diagnosticata una forma inguaribile di schizofrenia. Laura non demorde e, dopo aver provato a farlo ingelosire, raccontando che Veronica è una ragazza facile che va con tutti, si dichiara disponibile ad accettare un menage à trois. La cura avrà successo e Giovanni ritornerà ben presto tra le sue braccia.
Commedia divertente con una trama ben calibrata ed è arricchita da simpatici siparietti. A conferma che psicologi e psicoanalisti non riescono mai a cavare un ragno dal buco, le ultime battute del film ruotano intorno alla felice intuizione di Laura (una Vitti scoppiettante) l’unica a comprendere che la cura ideale è quella di assecondare la fantasia malsana del marito.
Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni.
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