Nell di Michael Apted – USA – 1994 – Durata 113’

24 Gennaio 2022 | Di Ignazio Senatore
Nell di Michael Apted – USA – 1994 – Durata 113’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Cresciuta per ventisei anni in una baracca sperduta nel bosco del Nord Carolina con la madre afasica, per una paralisi facciale, Nell (Jodie Foster) ha un vocabolario lessicale molto povero e si esprime solo con degli incomprensibili fonemi semi-articolati. Alla morte della madre la giovane è trovata in uno stato catatonico da Jerome Lovell (Liam Neeson) il medico condotto del paese. Paula Olsen (Natasha Richardson) una giovane ed agguerrita psicologa, suggerisce un ricovero in una struttura ospedaliera ma Jerome, ritenendo antiterapeutico sradicarla dal suo ambiente, si oppone. Il giudice sposa le sue teorie e concede a lui ed alla dottoressa un periodo di tre mesi per restituirla al mondo. A piccoli passi Lovell riesce a far breccia nella mente della ragazza ed a vincere la sua personale scommessa.

Apted confeziona una pellicola banale e sdolcinata che spopolò, immeritatamente, al botteghino. Il regista contrappone Lowell, paladino dei deboli ed indifesi, alla dottoressa Olsen; il primo ci mette l’anima ed il cuore per aiutare Nell ad uscire dal buio nella quale è piombata; la seconda, fredda, anaffettiva ed emozionalmente controllata, la tratta come una cavia da laboratorio e non ne ricava un ragno dal buco. La pellicola non emoziona e l’happy end finale con la love story tra Lovell ed Olsen finisce solo per allargare ancor più la frittata. Non può mancare il solito attacco alla stampa che vuole ricavare dalla vicenda solo qualche articolo scandalistico ed il facile e prevedibile richiamo ad una vita a maggior contatto con la primitività della natura. Jodie Foster si muove a scatti, balbetta, ha perennemente lo sguardo perso nel vuoto ma nonostante tutto non convince. Curiosità: l’idioma adottato da Nell è stato elaborato mescolando i suoni dei neonati  e molti vocaboli infantili riadattati. Tratto dal romanzo Idioglossia di Mark  Handley.

 

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