The weather man – L’uomo delle previsioni (The weather man) di Gore Verbinski – USA – 2005 – Durata 102’

24 Gennaio 2022 | Di Ignazio Senatore
The weather man – L’uomo delle previsioni (The weather man) di Gore Verbinski – USA – 2005 – Durata 102’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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David Spritz (Nicolas Cage) è “l’uomo delle previsioni” di Channel 6, una stazione televisiva di Chicago.

Insicuro e sbadato, non è riuscito a salvare il  proprio matrimonio con Noreen (Hope Davis) né a prendersi cura dei suoi due figli; Shelley (Gemmenne De La Pena) una ragazzina obesa ed indolente e di Mike (Nicholas Hoult) un giovanotto taciturno ed introverso in cura da uno psicologo.

Il suo unico punto di forza è il suo lavoro e quando una nota stazione televisiva di New York gli propone la conduzione del famosissimo programma mattutino “Hello America”, dopo aver riannodato i fili della propria vita, ritrova nuove energie.

Il regista fa centro con questa pellicola e ci mostra un uomo costretto a far a cazzotti con la vita ed a lottare con tutte le proprie forze per cercare di rimanere a galla.

Eppure David sembra un vincente; compare in televisione, guadagna bene ed ottiene anche il tanto agognato contratto con “Hello America” ma, a ben vedere, la sua esistenza non è tutta rose e fiori. Non solo non è un meteorologo ma si limita a leggere il gobbo in trasmissione ma è bersagliato costantemente dai passanti che gli lanciano addosso Coca Cola, panini e altri generi alimentari.

Lui stesso con aria sconsolata, ad alta voce, commenta: “La prima volta che mi hanno colpito con qualcosa era un pezzo di pollo. Poi una birra, un insalata e dei croccantini di pollo. Sempre fast food; è facile, il sapore non è male e non ti fornisce alcun nutrimento. Io sono fast food.”

Bambinone, passivo e smidollato è incapace di meritarsi la stima e fiducia di suo padre (Michale Caine) vincitore di un Pulitzer ed un genitore dalla schiacciante personalità ed affetto da un linfoma maligno a cui confessa: “Non riesco a darci dentro”.

Classico antieroe frustrato e sconfitto, sul finire del film, trova la forza per rialzare il capo e guardare con maggiore ottimismo all’orizzonte; dopo aver difeso il figlio, oggetto di molestie sessuali da parte del suo psicologo, dopo mesi di allenamento con il tiro dell’arco, fa finalmente centro.

La pellicola si chiude con la voce off di David che afferma: “Ricordo che una volta immaginavo come sarebbe stata la mia vita. Mi raffiguravo con tante qualità, forti, positive, tanto che la gente le avrebbe potuto captare dall’altro lato della stanza. Ma con il passare del tempo erano poche le qualità che avevo e tutte le possibilità che si presentavano e le personalità che potevo diventare, tutte si sono ridotte ogni anno a sempre meno ed alla fine sono diventato quello che sono: l’uomo delle previsioni.”

Da non perdere, nella prima parte del film le esilaranti le sedute di terapia di gruppo a cui si sottopongono David e sua moglie Noreen. 

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